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Massimo Carlotto (scrittore)

Testata: Letto & Detto
Data: 19 maggio 2015

Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956 e dal 1995 si dedica professionalmente alla scrittura. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao, La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi, Niente, più niente al mondo (Premio Girulà 2008),L’oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (Premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (Premio Grinzane Noir 2007), Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot (Premio Noir Ecologista Jean-Claude Izzo 2009), L’amore del bandito (2010), Alla fine di un giorno noioso, Il mondo non mi deve nulla (2014), la fiaba La via del pepe (2014) e La banda degli amanti. Sempre per le Edizioni E/O cura la collezione Sabot/age.Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Mi fido di te, scritto assieme a Francesco Abate, Respiro corto, Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo Le Vendicatrici (Ksenia, Eva, Sara e Luz).I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti. Visita il sito di Massimo Carlotto.Leggi le schede dei libri di Carlotto in IBS.Scopri la pagina Facebook ufficiale di Massimo Carlotto.Segui Massimo Carlotto in Twitter. 1. Perché hai scelto il lavoro/mestiere che fai?Perché mi permette di raccontare la realtà e le trasformazioni di questo Paese. 2. Qual è l’aggettivo che meglio definisce la tua attività?Sincero. 3. Qual è il tuo primo ricordo di una biblioteca?Nei primi anni Ottanta a Parigi. Precisamente alla biblioteca di Sainte Geneviéve in Place du Panthéon. Mi guadagnavo da vivere svolgendo ricerche per tesi universitarie. Rimasi impressionato dalla solennità del luogo che celebrava il trionfo del sapere attraverso il libro. 4. Come definiresti la biblioteca?Un luogo dove si possono soddisfare tutti i bisogni del lettore. 5. Cosa ti piace di più in una biblioteca?La razionalità in tutte le sue declinazioni. 6. Quale è stato il primo libro che hai letto?Mi sembra una raccolta di favole russe. È trascorso troppo tempo. 7. Quale libro ti ha lasciato un ricordo speciale?Fortunatamente non può esistere un solo libro. La lista deve essere lunga, articolata e destinata ad arricchirsi per un tempo che deve equivalere all’esistenza. Ogni giorno può capitare di incontrare un romanzo, un saggio che non dimenticheremo mai.L’ultimo, in ordine di tempo, “Cicatrici” di Juan José Saer. 8. Quale libro consiglieresti a un giovane lettore?Esiste un libro adatto a tutti? Nel corso della mia vita mi hanno consigliato una quantità di bei libri e molti altri che per me non avevano nessun significato. La letteratura non è neutra. Assumendomi le responsabilità del caso consiglio “I viceré” di Federico De Roberto. 9. Leggere fa bene? E perché?Per motivi molto diversi tra loro. Pavese scrisse che “la letteratura è una difesa contro le offese della vita”. 10. A quale altra domanda avresti voluto rispondere?(non risponde) La Biblioteca Comunale di Spinea, in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca, ospiterà Massimo Carlotto presso il cinema Teatro Bersaglieri di Spinea (VE) il 25 maggio 2015 alle ore 21. Introducono la serata Stefano Cosmo e Carlo Marchiori.