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Da Jagger a Cher, tutti pazzi per Lola

Autore: Susanna Nirenstein
Testata: La Repubblica
Data: 25 ottobre 2015

Lola Bensky è una giornalista diciannovenne di una rivista pop australiana. Afflitta da un certo sovrappeso, si ritrova nella swinging London del '67 e al mitico Festival di Monterey con le più grandi icone del rock. Intervista Mick Jagger a casa sua prendendo una tazza di tè, presta delle sopracciglia finte a Cher, incontra Jimi Hendrix che la corteggia un po', parla con Janis Joplin di sesso e famiglia. Ma la cosa è resa ancora più interessante dal fatto che Lola è figlia di sopravvissuti ad Auschwitz, genitori difficilissimi sempre rivolti al passato e non al presente. Lola, che in realtà corrisponde in molto all'autrice Lily Brett (famiglia di scampati alla Shoa, cresciuta a Melbourne, giornalista rock) ha un'energia fantastica e reagisce: gira per il mondo, si sposa due volte, ha dei bambini. Quell'identità però è troppo forte: ne parla con Jagger, e con tutte le star che si mostrano sorprese, attente, umane, dandoci una visione dei discendenti dello sterminio e dei rockettari assolutamente inedita, geniale, ironica.