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Per sempre, un thriller di Piergiorgio Pulixi

Autore: Monica Pizzi
Testata: IdeaLibro
Data: 3 gennaio 2016
URL: http://www.idealibro.com/per-sempre-un-thriller-di-piergiorgio-pulixi/

Per sempre di Piergiorgio Pulixi narra l’ultima avventura dell’ispettore Biagio Mazzeo, dove il titolo, che si rifà tra l’altro ad una canzone di Nina Zilli senza svelare altro, rincorre la storia fino alla fine!

La trama de Per sempre

Il protagonista progetta di lasciare per sempre la sua vita da poliziotto per ricominciarne una nuova con Nicky, la ragazzina che gli è stata data in affido. La sua vita ruota, in questa avventura, proprio nel riuscire a lasciare tutto e tutti per azzerare il suo mondo e ricrearne uno nuovo senza i sensi di colpa, la violenza, la paura e tutto quello che lo ha sempre circondato.

Mazzeo è un ispettore freddo, duro e forte, molto rispettato dai suoi uomini; allo stesso tempo negli anni ha conquistato potere, fiducia e un ruolo assai di rilievo nell’ambiente della ‘ndrangheta. La sua vita e quella di Nicky sono nelle sue mani, per questo progetta di chiamarsi fuori, decidendo di passare la palla all’uomo che potrebbe diventare il solo e unico sostituto nella realtà della Giungla corrotta dove vivono: Vito Filomena.

Tuttavia, lasciarsi alle spalle una vita come la sua per sempre non è facile, soprattutto non è facile sfuggire dai suoi nemici; così si ritrova di nuovo a dover combattere per il suo branco, per la sua famiglia, per la sua vita, diviso tra il desiderio di essere costantemente un capo determinato e temuto, tra l’amore fraterno che nutre per i suoi uomini e l’amore che custodisce per la sua famiglia, che lo porterà inevitabilmente a scegliere chi essere e di conseguenza da che parte stare e come agire.

Per anni era stato il poliziotto col più alto numero di arresti e condanne definite all’attivo. Aveva sventato omicidi, sequestri di persona, fermato guerre di bande per il controllo del narcotraffico. Era stato l’ufficiale più decorato al comando della Narcotici. Ora era molto diverso. Un uomo con alle spalle una banda di quaranta persone: venti poliziotti e venti vigilantes che dettavano legge in città, più centinaia di piccoli spacciatori sotto la sua ala. Un uomo in grado di ricattare magistrati, colleghi e un altissimo dirigente della SCO. Un uomo in grado di organizzare una rivolta carceraria, ordinare l’omicidio di un boss della ‘ndrangheta, e passarla liscia senza che nessuno potesse farci nulla.

Un cattivo dal cuore grande

Questo romanzo è un thriller che ti lascia col fiato sospeso fino alla fine. “Biagio Mazzeo” è il simbolo per eccellenza della crudeltà. Il suo personaggio sprigiona violenza su ogni riga e per certi versi è inquietante e spaventoso, soprattutto perché durante la lettura non traspare mai alcuna forma di pietà! In molti passaggi ferisce e fa arrabbiare, soprattutto se sei una donna; nella narrazione esplode fin da subito una violenza inaudita per descrivere i fatti.

Tuttavia, per certi versi, mi sono quasi infatuata di questo uomo senza alcun briciolo di umanità e di scrupolo, ma che in fondo ha un cuore enorme. Ma ha impressionato un aspetto: il suo continuo dividere la sua anima tra amore e paura, tra violenza e determinazione. È un romanzo che parla non solo di criminalità organizzata, ma anche di sentimenti, di tradimenti e di vendetta: quest’ultimo sentimento è il traino portante di tutto il romanzo! Mi sono incuriosita tanto da andare a cercare le altre storie dell’ispettore Mazzeo, aspettando con impazienza la prossima sanguinosa avventura! Non mi resta che augurarvi buona lettura!

In quell’istante Miriam vide una parte di lui che non aveva mai visto. Non c’era più Biagio. Non c’era più il poliziotto violento e temerario. Non c’era più il leader e nemmeno l’amico. Non c’era l’assassino e il manipolatore. Non c’era il padre del bambino che custodiva in grembo. C’era un uomo terribilmente solo che aveva perso tutto. E lei sapeva più di chiunque altro cosa significasse essere soli.