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«Isole minori». Quel romanzo che sembra poco inventato

Autore: Irene Blundo
Testata: La Nazione Grosseto
Data: 11 maggio 2016

L'infanzia è una lunga estate quieta tra spiagge e alti scogli dell'Isola del Giglio. Due sorelle nate negli anni Settanta giocano, bisticciano, si intrufolano nelle storie degli adulti. Teresa, la più piccola, è la voce narrante del libro «Isole minori» dell'autrice Lorenza Pieri, edizioni e/o. Anche lei si sente talvolta un'isola minore, soggiogata dalla sorella e dalle scelte dei loro genitori. Incapace di far valere le proprie idee, ribellarsi, cercare di concretizzare i propri sogni, Ma non sarà sempre così. La vita cambia, ci cresce. E forse è proprio con la gravidanza che Teresa inizierà a volersi più bene e a pensare a sé. Il Giglio dell'infanzia è un ricordo magico a cui tornare. Non per Carolina, però. Infatti la sorella maggiore avverte come una prigione l'isolamento del Giglio, appena può va a studiare a Parigi e mette solide basi a una brillante carriera. Dopo gli studi a Milano e il lavoro a Roma, Teresa torna invece, alla loro isola, all'albergo che la madre e il padre gestivano insieme e che a lungo ha scandito i ritmi delle loro esistenze. Un luogo apparentemente paradisiaco e lontano dal mondo, il Giglio diventa accentratore di eventi che segnano non solo una storia familiare ma quella dell'intero Paese. A partire dal confino di due neofascisti imputati come esecutori della strage di piazza Fontana, duramente osteggiato dagli isolani e in primis dalla madre comunista di Caterina e Teresa. Fino alla tragedia della Concordia che compare sul finire della narrazione che abbraccia quattro decenni. Il romanzo sarà presentato il 31 maggio alle 18.30 alla nuova libreria in via dei Mille. La scrittrice Roberta Lepri dialogherà con l'autrice che ha veramente trascorso l'infanzia all'isola del Giglio. Adesso vive con la famiglia negli Stati Uniti.