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Mila, Igor e gli altri a caccia dei segreti delle Olimpiadi

Autore: Nicolò Menniti-Ippolito
Testata: Il Mattino di Padova
Data: 7 luglio 2016

Le Olimpiadi, o meglio il Brasile delle Olimpiadi, in 9 racconti e 180 pagine. Questa la sfida di "Sabotage", la collana delle Edizioni E/O, fondata da Massimo Carlocto e Colomba Rossi. L'idea è di usare il noir per provare a raccontare la parte oscura delle Olimpiadi, che forse è sempre esistita (anche Montalban ha dedicato un romanzo noir alla Barcellona olimpica) ed esiste ovunque, ma in Brasile sembra aver assunto uno spazio enorme. Perché le Olimpiadi brasiliane sono diventate occasione di corruzione su larga scala, di giochi politici portati alla soglia del colpo di Stato, di feroci interventi nelle favelas per aprire strade e stadi. Per raccontare tutto questo, Colomba Rossi e Paolo Foschi (di suo autore di una serie di libri sui delitti nello sport) hanno chiamato a raccolta una manciata di autori della casa editrice, a partire dal capostipite, che è Massimo Carlotto, ma anche una serie di personaggi seriali che in questi anni si sono imposti all'attenzione del pubblico: L'Alligatore di Massimo Carlotto, Igor Attila di Paolo Foschi, il capitano Antonio Bosdaves di Carlo Mazza, la Red dei fratelli Tripaldi di Luca Poldemengo, Biagio Mazzeo di Piergiorgio Pulixi, il tenente Rocco Liguori di Roberto Riccardi, la sovrintendente Blanca di Patrizia Rinaldi, Mila Zago di Matteo Strukul e Pulcinella di Massimo Torre. Il risultato è "Giochi di ruolo al Maracanà" (Edizioni E/O, 16 euro). raccolta di racconti in cui ogni autore ha raccontato il suo Brasile. Per farlo, Massimo Carlotto non ha abbandonato Padova. Se infatti il Brasile alla vigilia delle Olimpiadi è il tema del nuovo racconto dell'Alligatore, la vicenda si svolge tra Padova, Berna e Francavilla. L'Alligatore e i suoi compagni di sempre, Max e Rossini, provano a salvare un giornalista brasiliano che si è spinto oltre nel suo tentativo di denunciare corruzione e sfruttamento sessuale in terra olimpica. Ma come avviene sempre più spesso nelle storie dell'Alligatore, il mondo del crimine sembra aver preso ormai il sopravvento e la legalità, in Brasile ancor più che in Italia, sembra largamente perdente.

Anche l'altro padovano della compagnia, Matteo Strukul, non ha rinunciato al suo Veneto, anche se la sua eroina di sempre, Mila Zago, questa volta si spinge effettivamente fino in Brasile, prima di tornare nel suo buen retiro sull'Altopiano di Asiago. Sempre con i suoi dreadlocks rossi: «Forse gli altri racconti sono effettivamente noir- dice Strukul - ma il mio è rosso, è pulp». E in effetti Mila è anche qui una vendicatrice, una giustiziera che ha smesso di credere nella legge, anche se crede nella giustizia, la sua giustizia. Nel racconto di Strukul si racconta di bande e corruzione, teste tagliate e ragni velenosi, ma questa è anche l'occasione di riprendere un personaggio, Mila appunto, che sembrava destinato a scomparire dopo la fine della trilogia «Non so se Mila tornerà ancora - dice Strukul · ma dopo questo racconto penso che se tornerà sarà con una formula diversa, alla Dumas: venti anni dopo». Nel frattempo si gode questa nuova avventura insieme agli altri eroi seriali. «È bello pensare - dice Strukul - che dietro questo libro ci sia un po' dello spirito della Marvel, quando metteva insieme tutti i suoi supereroi. Molti di questi personaggi hanno ormai una identità così forte che sarebbe bello farli incontrare, non solo in una raccolta di racconti, ma anche in qualche avventura comune». Per il momento stanno tutti nello stesso libro da luglio in libreria.