A Marbella non ci si annoia. A pochi metri dalla battigia vortica ogni genere di intrallazzo con mafiosi russi, avvocati senza scrupoli, maestri di tennis specializzati in allieve annoiate, paparazzi dal bicchiere facile, ragazze in cerca di ricconi, gigani muti che leggono nel pensiero, pugili falliti anche come buttafuori ed ex poliziotti corrotti. Seguendo una scia di cadaveri che riporta ai tempi bui delle dittature in Argentina e Cile degli anni 70. Juan Madrid è bravo a tenere il filo di tutte queste (e molte altre) vicende che animano un romanzo teso e compatto. Ma con sorprese.