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Pagine e fornelli. Il Cuoco di Kressing cucina i lettori

Autore: Barbara Carmignola
Testata: Contrappunti
Data: 13 febbraio 2017
URL: http://www.contrappunti.info/novita/pagine-e-fornelli-il-cuoco-di-kressing-cucina-i-lettori/

Piatti lussureggianti che piegano i palati più raffinati come quelli più inappetenti e meno inclini alle gozzoviglie: questo il condimento di una favola diabolica. Se la gola ha il potere di persuadere chiunque, i peccati della cupidigia culinaria sono al centro del libro Il Cuoco, scritto da Harry Kressing (pseudonimo di Harry Adam Ruber) nel 1965 e tradotto da Liliana Coïsson Gambi per Edizioni E/O nel 2016.

Conrad, dal suo arrivo a Cobb, piccolo paesino ai piedi del misterioso castello di Prominence, ormai in abbandono, convertirà tutti ai suoi piatti, guadagnando mefistolicamente la fiducia di tutti, asservendo i potenti alle sue arti culinarie e sgombrando il campo da ogni altro rivale. Sfogliando le pagine, a colpi di tintinnii di posate e servizi buoni, avvertiamo poco a poco nell’aria il profumo degli arrosti e quello del pollo speziato, il gusto di brodi leggerissimi che si sovrappone a quello di dolci fragranti. Si tratta di ricette antiche e moderne contenute in libri che sembrano manuali di pozioni magiche, ancor prima che classici menù per comuni commensali.

Anche gli animali non riescono a sottrarsi alle ricette di un cuoco straordinario, abile oltre misura, esperto e attento a ogni dettaglio, capace di tramutare ogni piatto in un vero trionfo. Di Conrad, vestito di scuro, altissimo, dal colorito cadaverico, legatissimo a un suo coltello da cui non si separa mai, si sa solo che è reduce da un passato aristocratico, compromesso da un tracollo economico, ma pur sempre legato da amicizie illustri alla lontana città e, non ultimo, abile cuoco, fiero del suo mestiere.

La cittadina di Cobb conta sull’unione Hill-Vale, le due famiglie più illustri e altolocate del piccolo borgo, per poter rivivere i suoi fasti e assicurare un futuro a Prominence e all’intera vallata sottostante.

Conrad, con i suoi piatti e con la sua nuova gestione della convivialità locale, prenderà in mano le cose e, tra manicaretti deliziosi e pietanze ricercate, unite a fiumi di birra di buona qualità, sembrerà tenere le fila dell’intera contrada, piegando tutti alla ricercatezza dei suoi piatti e stregandoli con le sue abilità di cuoco.

Più cresceranno le ricette, più crescerà il suo potere. Più verranno sfornate delizie, più gli animi di Cobb si inchineranno alle sue capacità che, andando avanti nella lettura, si paleseranno sempre più sinistre e inquietanti.

La diabolica arte culinaria di Conrad lascerà il segno a Cobb e, persi nella descrizione dettagliata di quei piatti, la lettura stessa ci farà sentire, noi per primi, vittime di quel continuo infornare e sfornare delizie, complici della sorte misteriosa che, con il progredire delle pagine, avvince le due famiglie e la collina di Prominence.

Scritto piacevolmente, Il Cuoco è un libro che va via veloce, adatto soprattutto a chi cerca, nella lettura, l’amore per le descrizioni e per le belle parole. La storia de’ Il Cuoco, vi avvertiamo, non promette di spiegarsi ma assicura il mistero. Non è un libro di cucina perché non offre realmente ricette, ma di certo garantisce l’illusione di cibarsi, insieme ai protagonisti, di quelle stregonerie della tavola.