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La parete di Marlen Haushofer

Autore: Elisabetta Favale
Testata: Linkiesta
Data: 19 aprile 2017
URL: http://www.linkiesta.it/it/blog-post/2017/04/19/la-parete-di-marlen-haushofer/25511/

Oggi voglio segnalare un libro speciale, di quelli di cui si sente parlare poco o niente ma che invece merita attenzione, come la sua autrice purtroppo scomparsa prematuramente.

La trama:

La parete racconta di una donna che, improvvisamente, durante una gita, si trova completamente isolata su una montagna, circondata da una parete di vetro (tipo Truman Show per intenderci) che la separa dal resto del mondo. Con lei solo alcuni animali. Questo isolamento la induce a ricominciare a vivere scoprendo l'essenza delle cose, apprezzando la natura e gli animali, analizzando la sua vita passata alla luce di quella nuova dimensione. Un diario intimo che porta in primo piano le paure e le incertezze di chi si trova solo con la sua coscienza. Ambientato in Austria (Paese dell'autrice).

"Mi proposi con ostinazione di caricare quotidianamente gli orologi e di stralciare ogni giorno dal calendario. A quel tempo ciò mi sembrò molto importante, mi aggrappavo proprio a quei miseri resti dell’ordine umano. Certe abitudini comunque non le ho mai abbandonate. Mi lavo tutti i giorni, mi pulisco i denti, lavo la biancheria e tengo pulita la casa."

La storia è scritta in prima persona, la protagonista racconta passo passo i suoi giorni in completo isolamento, con lei ci sono una cane che si chiama Lince, una gatta con i suoi micini e una mucca con il figlio Toro che diventano il suo mondo, il motivo che la spingono a continuare a vivere. L'amore che prova per questi animali si sostituisce a quello che provava per la sua famiglia che ora fa parte di un passato lontano. Questo è un amore "puro" che non reclama sacrifici e mediazioni.

"Ci sono delle ore nelle quali penso con gioia a un futuro, quando non esisterà più nulla a cui poter legare il mio cuore. Sono stanca che alla fine tutto mi venga sempre portato via. Non c’è via d’uscita, perchè fin quando nel bosco esisterà una creatura che io possa amare, lo farò; e se un giorno veramente non esistesse più nulla, cesserò di vivere."

Alla serenità "bucolica" si alternano momenti di tensione, di paura, cosa succederà se dovesse "cedere", se non dovesse più riuscire a mantenere quell'equilibrio che la sta aiutando ad andare avanti?

"Ogni tanto mi torna in mente quanta importanza avesse una volta non arrivare nemmeno con cinque minuti di ritardo. Conoscevo molte persone, le quali sembravano considerare il loro orologio come un piccolo idolo, e io del resto lo trovavo assolutamente sensato. Vivendo nella schiavitù è bene attenersi alle prescrizioni e non indisporre il padrone."

Quello che è certo è che la vita ci impone di andare avanti, qualunque cosa accada e la storia riserva un colpo di scena inimmaginabile.

Il romanzo è stato scritto negli anni Sessanta e rivisto più volte dall'autrice, negli anni Settanta divenne un vero e proprio romanzo culto per alcuni movimenti ambientalisti. In Italia è stato pubblicato nel 2013 da e/o edizioni .

Marlen Haushofer era austriaca, è morta nel 1970 di cancro.