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Tempo assassino

Autore: Federica Belleri
Testata: La bottega del giallo
Data: 10 maggio 2017
URL: http://www.labottegadelgiallo.com/tempo-assassino/

Dopo Ninfee nere torna Michel Bussi con un altro noir dalle sfumature del thriller: Tempo assassino. Due sono i tempi narrativi che vanno dall’agosto 1986 all’agosto 2016. Lo scenario presentato è quello della splendida Corsica.

I nonni di Clotilde, gli Idrissi, vivono sull’isola e lei trascorreva il mese di agosto in loro compagnia, insieme ai genitori e al fratello. Fino a quel maledetto 23 agosto 1986. All’epoca Clotilde aveva quindici anni e aveva perso tutto, in pochi istanti … Dopo ventisette anni Clotilde ritorna in Corsica, con il marito e la figlia quindicenne. Torna alle sue radici, sicura della maschera che indossa e della parte che si è imposta di recitare. Ormai è adulta, poco le è rimasto del suo sguardo brillante da ragazzina. La sua professione di avvocato le serve a ben poco. O forse sì? L’incontro con i parenti di suo padre rimescola le carte, tutto si rivolta. Cos’ è successo esattamente quella sera del 23 agosto 1986? Cosa ricorda lei di quei terribili attimi? Accadono strani fatti durante la sua permanenza sull’isola, che la lasciano sgomenta. Gli occhi che la osservano, indagano su di lei. Il marito e la figlia la credono paranoica. Qualcuno ha paura che lei scopra la verità, qualcuno vuole tenere nascosti i segreti della famiglia Idrissi. La vacanza di Clotilde si trasforma in un viaggio introspettivo fatto di consapevolezze e di dubbi, di passioni e di bilanci. La Corsica viene ritratta come un dipinto, fatto di finestre e strapiombi sul Mediterraneo, di tornanti pericolosi e vegetazione profumata. I colori sono accesi e le ombre spaventano. Il nonno di Clotilde, Cassanu Idrissi, è tutto d’un pezzo, potente e temuto da tutti, gendarmi compresi. Le tradizioni secondo lui sono da mantenere ben salde, con ostinazione. La sua terra ancora selvaggia deve essere protetta dalla speculazione edilizia, con ogni mezzo. Clotilde farà la differenza, mescolerà passato e presente in un groviglio di emozioni e avvenimenti difficili da spiegare. Metterà in discussione il suo matrimonio, verrà criticata e considerata un’irresponsabile visionaria. Non importa, lei deve conoscere la verità, lo deve a se stessa, alla sua famiglia e alla memoria di chi non c’è più.

Il tempo è assassino, modifica l’aspetto delle persone, le costringe a correre ai ripari per non invecchiare. Passa e insabbia le cose, lasciandole andare. Il tempo pulisce e disinfetta le ferite, ma non sempre le cura, potrebbero riaprirsi. È un pericolo, come l’amore e la morte legate da una tragedia. Il tempo mette un limite alle bugie, scioglie gli intrighi e porta spesso sofferenza. Giudica, è spietato come l’isola, come gli Idrissi. Il tempo non fa sconti e annulla la volontà. Questo romanzo è un film, una saga le cui scene si susseguono senza sosta, in un ritmo incalzante. La vita di Clotilde scorre, come l’asfalto. Il rancore covato esplode là, dove tutto ha avuto inizio ventisette anni prima.

Tempo assassino è un mosaico da comporre in un forward-rewind. È la paura di perdere se stessi, senza riconoscersi. È il desiderio di chiedere perdono, dopo tanti anni, con un gesto definitivo. Ottima lettura.