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BLUES PER CUORI FUORILEGGE E VECCHIE PUTTANE – MASSIMO CARLOTTO

Autore: Simone Della Roggia
Testata: Thrillercafé
Data: 6 ottobre 2017
URL: http://www.thrillercafe.it/blues-cuori-fuorilegge-vecchie-puttane-massimo-carlotto/#.WdtkItPGBDQ.twitter

Edizioni e/o illumina il settembre 2017 degli amanti del noir italiano con Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane, nuovo romanzo di Massimo Carlotto con protagonista il suo personaggio più noto, l’Alligatore. Avevamo lasciato Marco Buratti, uno dei più originali detective del nostro panorama, nel 2015 con Per tutto l’oro del mondo: sono passati due anni e lo ritroviamo in questo Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane che è già definito da molti come il più ambizioso romanzo della serie.

Occorre riconoscere a Massimo Carlotto un continuo e intenso lavoro sulla sua scrittura, un rifiuto ad adagiarsi su moduli e soluzioni che avrebbero potuto rendergli di più in termini di vendite e aver sempre cercato di raffinare il suo stile e, ancor di più, indagare sulle potenzialità del noir.

Questo lavoro di ricerca è in fieri e probabilmente, pensando al curriculum, alla vita e all’opera dello scrittore veneto, non si concluderà mai. Se Il turista, del 2016, aveva segnato un’escursione in territori a tinte più thriller, con protagonista nientemeno che un serial killer, siamo però contenti del ritorno di Carlotto alla sua serie principale.

Questo in parte perché Il turista non aveva convinto pienamente e, d’altra parte, in quanto pensiamo che sia proprio con la serie dell’Alligatore che l’autore possa esprimere al pieno le sue potenzialità. Potrebbe sembrare un controsenso: i cicli che utilizzano sempre lo stesso personaggio e situazioni portano spesso a sclerotizzarsi e rifugiarsi in moduli e copie. Non così per l’autore padovano, che in Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane fa percorrere nuove strade a vecchi personaggi, obbligandoli a cambiare.

L’Alligatore, ovvero Marco Buratti, è caduto in una trappola. Ci è finito insieme ai suoi soci e amici, Beniamino e Max, e quel che è peggio è che la velenosa e mortale ragnatela l’ha tessuta il suo nemico più pericoloso, Giorgio Pellegrini.

Il quadro è complesso e intricato, il rompicapo più ostico mai incontrato dall’Alligatore: Pellegrini, in fuga da qualche tempo, ha deciso che la vita da latitante non è adatta a lui e ha stretto un accordo con la Legge. Diventa quindi un infiltrato delle forze dell’ordine, ma evidentemente o non è così bravo a fare il doppio gioco o qualcosa è comunque andato storto e ora si ritrova con un gruppo di assassini giunti dall’estero con la missione di uccidere sua moglie e la sua amante.

L’indagine per capire chi siano gli assassini e i mandanti è affidata a Buratti e ai suoi due soci che, pur non volendo, sono costretti a investigare da un alto funzionario del ministero dell’Interno, che li ricatta. I tre però si trovano imprigionati in una sorta di comma 22, visto che comunque vada, anche in caso di successo, finiranno comunque in carcere perché l’incarico da infiltrato di Pellegrini deve essere tenuto segreto e non sono comunque previsti testimoni.

L’Alligatore, Max e Beniamino non sanno che pesci pigliare e sembra impossibile trovare una via d’uscita da questa doppia trappola. Eppure i motivi per cercare di sopravvivere ci sono sempre anzi, questa volta ce ne sono di più, visto che Marco ha conosciuto, all’improvviso, l’amore, quello vero. Per una prostituta quarantenne, Edith, incontrata per caso. Un motivo in più per cercare di cavarsela, ma basterà?