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"Il Club dei Bugiardi", una lettura che dà forza

Autore: Luigi Colucci
Testata: La Repubblica Torino
Data: 4 dicembre 2017
URL: http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/12/04/news/_il_club_dei_bugiardi_una_lettura_che_da_forza-182977132/?refresh_ce

Nel mio mestiere si diventa consigliere di libri e anche di vita. S’instaura con i clienti una specie di empatia che va oltre il consiglio; attraverso una forte complicità si entra in contatto con il loro mondo interiore fatto di molteplici sentimenti e grandi verità. Nella mia professione è senza dubbio la parte più bella. Di fronte ai lettori che mi confessano le proprie difficoltà e fatiche familiari, penso a un libro in grado di “alleggerire” il loro peso emotivo.

Ed è qui che entra in scena un libro dalla storia perfetta, sulle vite di persone imperfette. “Il club dei bugiardi” di Mary Karr, pubblicato per la prima volta nel 1995,è la storia di una famiglia particolare. L’infanzia dell’autrice vissuta tra gli anni Sessanta e Ottanta in una cittadina del Texas. Una lenta vita di provincia dove il sogno americano viene infranto. Un libro autobiografico, che affronta in modo coinvolgente e appassionante la vita della sua famiglia: una madre artista fallita, piena di qualità ma anche di segreti celati dietro molte bevute e crisi nervose, incapace di gestire le figlie; un padre che alza il gomito e spesso si ritrova a raccontare storie vere o mai vissute insieme con altri amici al “Club dei bugiardi”, dove Mary è l’unica ospite.

Mary è la voce narrante della storia: racconta episodi tristi, divertenti, violenti con una scrittura coraggiosa e anticonvenzionale. La solitudine dell’infanzia, la paura dell’incertezza, l’angoscia dell’abbandono ha sempre un fondo di speranza e positività e l’amore prevale sull’imperfezione dei caratteri e dei rapporti familiari.

È un libro che dà forza nei momenti bui e insuperabili, che aiuta a non vergognarsi delle proprie situazioni familiari, ma a utilizzarle positivamente. Come la stessa autrice dice: «Ho preferito scrivere il Club dei bugiardi sotto forma di libro di memorie anziché di finzione: perché perdere tempo a inventarsi qualcosa quando il destino ti circonda di personaggi simili?»