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Review Party | Fidanzati dell'Inverno di Christelle Dabos

Testata: I libri sono un antidoto alla tristezza
Data: 18 aprile 2018
URL: http://ilibrisonounantidotoallatristezza.blogspot.it/2018/04/review-party-fidanzati-dellinverno-di.html

Sono felicissima di ospitare sul blog il review party di un libro che ho adorato, un fantasy che farà parlare molto di sè! Potrebbe essere in lizza tra i migliori titoli del 2018, per quanto mi riguarda, quindi non fatevelo scappare!

Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos
L'attraversaspecchi #1
Edizioni e/o (2018) | 512 pagine | 16 euro

Ofelia non è la più femminile e leggiadra delle fanciulle, ma può vantarsi di essere la più brava lettrice di Anima, l'arca su cui vive. É capace, con il solo tocco, di ricostruire la storia di ogni oggetto risalendo indietro nel tempo. Il suo talento le ha fatto guadagnare il posto di direttrice al museo della città, che dirige con cura e amore. Immersa nella storia e nello studio, c'è una cosa a cui Ofelia non è minimamente interessata: l'amore. Per questo ha sempre rifiutato gli accordi matrimoniali che le sono stati proposti. La sua vita però cambia completamente quando riceve una proposta di matrimonio che sa di condanna. Un matrimonio deciso dalle decane, impossibile da rifiutare. Il suo promesso sposo è un uomo rude ma altolocato, proveniente da Polo, un'altra arca molto lontana. In seguito al fidanzamento, Ofelia sarà costretta a seguirlo, finendo intricata nella complessa vita di corte di Polo, così diversa da ciò a cui era abituata. Tra inganni e illusioni, imparerà presto a non fidarsi di nessuno. Ma perchè è stata scelta proprio lei?

Recensione

Questo è uno di quei libri per cui puoi solo perdere la testa. Per me è stato un vero colpo di fulmine. A livello grafico è bellissimo e incredibilmente curato. Dal testo metallizzato, per cui ho un debole, all'illustrazione vecchia scuola che mi ha ricordato tanto un'edizione della Divina Commedia che avevo a scuola, per finire con la costina elegante, che fa una gran bella figura in libreria. Vi basterà prenderlo in mano e ne sarete conquistati. Non potrete più metterlo giù. Ma non è solo bello. Questo è uno dei casi in cui ad un esterno curato e accattivante corrisponde un altrettanto eccezionale contenuto.

Primo capitolo di una serie fantasy francese che ha ricevuto incredibili lodi in patria, dove la critica l'ha paragonato alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman, Fidanzati dell'inverno si presenta come un ottimo esordio e mette delle solide basi per quella che sarà sicuramente una serie molto appassionante. Uno dei punti forti di questo libro è ovviamente il worldbuilding. Il mondo ideato dalla Dabos è composto da 21 arche, ognuna delle quali governata da uno spirito di famiglia e regolata dalle sue leggi. In questo primo libro conosciamo approfonditamente le arche Anima e Polo. La nostra protagonista Ofelia vive ad Anima, un'arca dall'aria piuttosto bucolica e spensierata, governata da Artemide, che non solo è la loro protettrice, ma anche progenitrice di ognuno degli abitanti, che sembrano conoscersi tutti ed essere in qualche modo imparentati. Sono una grande famiglia, dove ognuno ha il suo lavoro e contribuisce alla società. Dalla parte opposta abbiamo Polo, l'arca in cui vive Thorn e dove Ofelia si trasferisce in seguito al fidanzamento forzato con lui. Un luogo diametralmente opposto, freddo, cupo, e regolato da inganni e sotterfugi. É governata dal sire Faruk e popolata da svariate famiglie, ognuna dotata di diversi poteri, e sempre in guerra tra loro. La loro è una vita agiata, fatta di vizi, serviti e riveriti da una nutrita schiera di servi e valletti che si occupano di qualsiasi desiderio dei loro padroni. Un luogo in cui mai niente è davvero quello che sembra. Sono assolutamente innamorata di questo mondo, così articolato, originale e ben costruito. Spero che nei libri successivi conosceremo meglio anche qualcuna delle altre arche, sarei veramente curiosa di scoprire qualcosa di più in merito.

Gli abitanti di Anima più dotati sono in grado di leggere gli oggetti, ovvero di vedere la loro storia e i ricordi legati ad essi. Possono risalire a tutti i loro vecchi proprietari per esempio, sentire i pensieri e i sentimenti di chi ne è entrato in contatto, e i più talentuosi riescono a risalire perfino indietro di centinaia di anni. Tra di loro, c'è proprio Ofelia, che ha anche un altro dono molto più raro: è capace di attraversare gli specchi. Chi avrebbe mai detto, che una ragazza così minuta e all'apparenza insignificante potesse invece nascondere così tante sorprese! Su Polo invece i poteri variano a seconda dei clan di appartenenza, e vi lascio il piacere di scoprirli nel dettaglio leggendo il libro. In generale, i poteri che l'autrice ha scelto sono originali e per niente banali. Decisamente sorprendenti! Anche se il mio preferito è proprio quello della lettura che Ofelia padroneggia così bene.

Non posso non dire qualche parola sui personaggi, che ho amato dal primo all'ultimo. Sono entrata subito in sintonia con la protagonista Ofelia, una ragazza goffa, semplice, ma talentuosa che lotta per trovare il suo posto. Nonostante venga sballottata dagli eventi nel corso della storia e tiranneggiata da capricci dei potenti, non si piega mai e affronta tutto (davvero tutto) con vera intraprendenza, maturando molto ed entrando nel pieno dei meccanismi di corte che la vogliono sbranare. Thorn è il suo opposto, glaciale, silenzioso, solenne. Non un tipo che inviteresti per una serata tra amici. Il loro rapporto in questo primo libro inizia con la completa diffidenza da entrambe le parti, non mancano battibecchi e frecciatine, ma evolve lentamente in qualcosa di più. Non amore, neanche lontanamente, ma a volte sembrano abbassare le difese, lasciano cadere un pezzo di armatura, per poi tornare subito ad indossarla. C'è ancora molta strada da fare. Si tratta di un matrimonio di convenienza, dopotutto, non dettato dall'amore. Al loro fianco una girandola di personaggi secondari indimenticabili, ben caratterizzati, che sanno farsi amare e odiare, con uguale intensità. Spesso ho provato entrambi i sentimenti per uno stesso personaggio.

Ho divorato Fidanzati dell'inverno in un sol boccone, come non mi capitava da tempo. Con questo primo libro abbiamo avuto solo un assaggio, un'anteprima di ciò che sarà. Sono sicura che Christelle Dabos e il suo mondo fatto di arche, poteri incredibili e intrighi sapranno veramente stupirci e tenerci incollati alle pagine fino alla fine. Non vedo l'ora di poter leggere il seguito!

♥♥♥♥½ Bellissimo!

«Leggere un oggetto significa dimenticare un po’ se stessi per fare posto al passato di un altro, mentre attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. Quelli che si mettono un velo davanti alla faccia, che mentono a se stessi e si vedono migliori di ciò che sono non ce la faranno mai.».

EXTRA - THORN

Al fianco della minuta Ofelia, troviamo un comprimario che si fa decisamente notare, il possente Thorn. Con una storia familiare non facile alle spalle, è riuscito grazie all'appoggio della zia Berenilde a diventare un pezzo grosso della corte: amministratore delle finanze dell'Arca Polo e braccio destro di Faruk. Un partito di tutto rispetto, penserete. Il loro primo incontro non è dei migliori. Lui si presenta nella sua tenuta da viaggiatore, scompigliato, rozzo e coperto da una pelliccia irta di artigli e zanne. Ma una volta tornato a corte nel suo ambiente, Thorn appare ad Ofelia sotto un'altra luce, anche se non basta certo questo a farle cambiare idea su di lui.

La sua pallida e corta criniera non era più scompigliata come erbaccia, e si era tagliato la barba che gli rosicchiava le guance in modo da lasciarsi solo un pizzetto a forma d’ancora. La rozza pelliccia da viaggio aveva ceduto il posto a una stretta giacca blu notte a collo alto da cui spuntavano le ampie maniche di una camicia impeccabilmente bianca. Quegli abiti conferivano ancora più rigidità al suo lungo corpo magro, ma vestito in quel modo, con la catena dell’orologio e i gemelli che riflettevano la luce delle candele, Thorn aveva un aspetto da gentiluomo e non più da animale selvaggio.

Un giovane uomo cresciuto nel rifiuto e nell'abbandono della famiglia, il corpo ricoperto di cicatrici, il carattere duro di chi ha imparato a contare solo su se stesso. Occhi taglienti come le poche parole che escono dalle sue labbra. Freddo, glaciale come la sua terra. Abituato ad occuparsi più di numeri che di persone. Ofelia e Thorn sono diametralmente diversi. Riusciranno a trovare un'intesa? Non vi resta che leggere il libro per scoprirlo!