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Il compimento è la pioggia, la recensione

Autore: Federica Belleri
Testata: Sugarpulp
Data: 9 maggio 2018
URL: http://sugarpulp.it/compimento-pioggia-recensione/

Un proverbio arabo regala il titolo a questo noir travolgente. Dona un senso a questa storia: a una richiesta d’aiuto si deve rispondere, a una promessa non bisogna sottrarsi, anche se le conseguenze possono non essere piacevoli.

Siamo a Bari, nella notte dedicata a San Nicola. C’è gente ovunque, le bancarelle vengono prese d’assalto. È in questa notte che una giovane donna viene uccisa in modo barbaro e con un inspiegabile accanimento. I suoi due bambini, Jennifer e Kevin rimangono senza di lei.

L’ispettore Gerri Esposito viene scaraventato fuori dal letto per recarsi a casa della donna. Quello che si troverà davanti sarà orribile, pure per lui che ha sofferto tanto, per lui che non si è ancora ristabilito del tutto dopo che una pallottola gli ha trapassato il cranio. Lui sa cosa si prova, sa che quella scena devastante gli sta raccontando molte cose, deve solo osservare con attenzione e cercare di provare empatia verso quella povera ragazza. Solo stando male potrà risolvere questo omicidio.

Inizia così l’ultimo libro di Giorgia Lepore, con un’immersione cruda e precisa nel mondo di famiglie nate e cresciute nel posto sbagliato, legate a un destino difficile e ingarbugliato. Gerri Esposito crea un legame particolare, attrattivo e respingente con chi gli sta intorno. È un uomo complicato e a suo modo fragile, ma dal cuore grande. Ancora una volta saprà dimostrarlo …

Tutto il suo vissuto esce con prepotenza e lo destabilizza. I suoi pensieri arrabbiati lo convincono però a non mollare, anche quando la soluzione dell’indagine sembra a portata di mano.

Il compimento è la pioggia affida i suoi protagonisti alle favole per bambini, ai personaggi che preferiscono e al mistero legato a Babbo Natale. Favole che hanno tanto da dire e da dimostrare, e solo rapportandosi ai bimbi, si possono capire molte cose.

Il compimento è la pioggia. Noir intenso, viscerale. Un mix di sensazioni che restano sotto pelle e non se ne vanno facilmente: infanzia violata, paura e solitudine, empatia e sofferenza, desiderio di scomparire, voglia di essere coccolati, disagio, sfruttamento, rifugio e ricerca di protezione, curiosità, superficialità, esistenze in bilico …

Trama senza cedimenti, editing perfetto.