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Sulle tracce

Autore: Santo Piazzese
Testata: Cooperazione
Data: 31 maggio 2018

Santiago Gamboa, autore di Ritorno alla buia valle (ed. e/o, trad. Raul Schenardi), è colombiano. Come Márquez e Mutis. Ma non ci si aspettino atmosfere alla Macondo o la malinconia struggente del gabbiere Maqroll. Quello di Gamboa è un romanzo polifonico, iperrealista, ambientato tra Spagna, Colombia ed Etiopia, che attraversa temi della contemporaneità: il terrorismo islamico, la globalizzazione, l’attività dei gruppi neonazisti, i narcos e i loro deliri di onnipotenza... Ma vi compare anche Arthur Rimbaud, passione poetica del personaggio principale, uno scrittore ed ex console colombiano, il quale, mentre si trova a Roma, riceve il messaggio di una donna che gli chiede di recarsi subito a Madrid, di farsi assegnare la camera 711 all’Hotel de las Letras e di aspettarla. Autrice del messaggio è Juana, che in un romanzo precedente di Gamboa ha segnato nel profondo la vita del console. Il quale, nel chiuso della camera, l’attende per giorni, mentre Madrid vive l’incubo di un assalto di Boko Haram.

Altri personaggi dalle vite composite compaiono nella narrazione: un argentino dall’eloquio tempestoso, che si fa chiamare Tertulliano e si proclama figlio di papa Bergoglio, una giovane poetessa colombiana dall’adolescenza sfregiata da violenze assortite in cerca di riscatto e vende a, un paramilitare di devastante brutalità, riciclatosi narcotrafficante. Tu i questi personaggi tracciano percorsi che si direbbero paralleli, ma che portano inesorabilmente verso una comune convergenza. Rimbaud compreso. Romanzo talvolta a tinte forti, con venature apocalittiche. Prende fin dalle prime righe e non si lascia abbandonare più.