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Stagione di cenere di Pasquale Ruju (Edizioni E/O 2018)

Autore: Federica Belleri
Testata: Liberi di scrivere
Data: 10 luglio 2018
URL: https://liberidiscrivere.com/2018/07/10/stagione-di-cenere-di-pasquale-ruju-edizioni-e-o-2018-a-cura-di-federica-belleri/

La Sardegna brucia, per il calore del sole e del fuoco. Le fiamme si alzano improvvise e inarrestabili e il vento le porta nei punti giusti. Franco Zanna, fotoreporter. Ha cambiato vita, nome e abitudini. Ha un vuoto nel cuore lasciato dalla precedente esistenza, un amore mai dimenticato, che ogni tanto torna nei pensieri e nei sogni. Ha una figlia che ama più di se stesso, ma vede giusto un paio di volte all’anno. L’isola si sta popolando di turisti e Zanna ha il suo bell’impegno nel cogliere vip e stelline varie con la sua Canon. Anche questa volta si troverà nel posto giusto al momento sbagliato e si metterà nei guai.

Non riuscirà proprio a tirarsi indietro e si infilerà in affari sporchi di personaggi senza scrupoli, ricchi e infami. Uomini per i quali la vita altrui non ha alcuna importanza, si può cancellare con un accendino, pur di seguire il proprio interesse. Tutto per il vile denaro. Franco Zanna subirà lo sguardo di una ragazza rimasta senza padre, morto in un incendio e avrà modo di ascoltare l’implacabile parere dello zio Gonario, l’uomo che lo ha aiutato a rinascere dal suo passato.

Pasquale Ruju ci porta ancora una volta in una terra unica e spettacolare, legata alla tradizione delle piccole realtà, dove “lo straniero” è guardato con sospetto e gli investimenti moderni portano scompiglio, rabbia e desiderio di combattere il nuovo che avanza. Un romanzo questo, ricco di descrizioni e di ambientazioni. Ottima la trama, che trascina il lettore in un’indagine parallela, di morte e di fumo. Si percepisce il senso di soffocamento e di impotenza di fronte al fuoco che avanza senza sosta. Ci si indigna davanti a chi inganna, senza rimorso. Si prende più di una posizione, durante la lettura, perché nulla è esattamente come ci viene mostrato.

Nonostante l’orrore della morte, non manca l’aspetto sentimentale ed emotivo della storia, che concede delicatezza e un sorriso speciale. Ottimo editing. Complimenti all’autore e ai curatori della collana Sabot/age, Colomba Rossi e Massimo Carlotto.

Assolutamente da leggere.