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Il Nobel (per la Letteratura) lo darei a... Elena Ferrante. Ha svelato il cuore delle donne

Autore: Silvia Avallone
Testata: Corriere della Sera - La Lettura
Data: 30 settembre 2018

Il Nobel 2018 per la Letteratura lo consegnerei a Elena Ferrante. Nell’epoca in cui la visibilità è tutto, far trionfare l’invisibilità è un gesto miracoloso e, insieme, un atto letterario. Ferrante ha riportato la letteratura nel suo elemento: il prodigio. Sono i personaggi irreali a esistere, non l’autore. Le parole rapiscono e rivelano il mondo. Lila e Lenù sono diventate depositarie di un significato universale pur restando due ragazze napoletane. Lo hanno fatto anticipando e nutrendo un nuovo momento storico in cui le donne stanno al centro. Senza ideologia né semplificazioni, ma anche con la pancia: Ferrante sa raccontare l’interiorità pericolosa delle donne, che riguarda anche gli uomini. È erede di Elsa Morante in questo. Ma non è solo dell’Amica geniale che bisogna parlare. I giorni dell’abbandono conferiscono al #MeToo una profondità ulteriore. L’amore molesto e La figlia oscura offrono complessità e carne alla narrazione della maternità e a cosa significa essere figli, mai liberi dalle colpe dei genitori. L’assenza della Ferrante coincide con la presenza di quel che racconta. E con questa contraddizione sfida, smaschera e ammalia società e tempo.