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Il ritorno di Blanca

Testata: Quotidiano del Sud
Data: 11 giugno 2019

La detective Bianca, che è ipovedente, e i suoi colleghi, il commissario Martusciello, l'agente scelto Carità, Liguori e Micheli, si ritrovano a dover risolvere due casi che sembrano scollegati tra di loro: il traffico di animali illegali provenienti dall'estero e la morte di una donna, apparentemente avvenuta a causa del morso di un ragno, uno di quei ragni rarissimi e letali. Nel primo caso, delle circostanze fortuite porteranno a galla indizi che provocheranno la morte di due veterinari, mentre il secondo caso sembra opera di un assassino seriale che usa i ragni come armi, ma le vittime non sono collegate in alcun modo. Nel commissariato regna l'anarchia, ognuno conosce solamente un pezzo dell'indagine e spesso lo nasconde agli altri, il puzzle fatica a comporsi fino all'ultimo perché le vicende private dei personaggi si ergono come muri tra di loro: ognuno come un animale ferito cerca con le proprie forze di aprirsi la strada verso la verità, senza accorgersi di essere mutilato lontano dal resto della squadra. Bianca si dibatte nei suoi sentimenti per Liguori e cerca un riparo nell'amore di Micheli, pur non ricambiandolo. Di tutte le bestie che abitano questo romanzo è proprio Bianca la più selvatica.

“La danza dei veleni” è un libro di Patrizia Rinaldi.

“Blanca - scrive l’autrice - scese dalla macchina e si accorse che il vapore di zolfo copriva gli altri odori. Negli ultimi tempi le sfumature se ne erano andate lasciando il posto a un’esalazione predominate, sempre la stessa. Liguori le si avvicinò. Che c’è, non ti senti bene? Mi sento bene e male, come sempre, ma nell’aria c’è solo zolfo. (...) Gli agenti avevano isolato l’area, il lavoro di foto e di mappature era stato fatto: per terra non c’era nemmeno una carta. Gli scienziati, Martusciello e il pubblico ministero stavano ragionando sulle prime ipotesi. Il duplice omicidio pareva un regolamento di conti portato a termine con modalità classiche”.