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La signora del martedì – Carlotto invece, per ogni giorno mese o anno

Testata: Veleni e antidoti
Data: 27 gennaio 2020
URL: https://velenieantidoti.wordpress.com/2020/01/27/la-signora-del-martedi-carlotto-invece-per-ogni-giorno-mese-o-anno/

Un romanzo apparentemente leggero, nonostante i morti abbondino (così come gli assassini ovviamente), ma con garbo. Lo so sembro scema ma vi assicuro che non mi sono rimbambita, è che ci ha messo una delicatezza tale nel costruire i personaggi che davvero anche le cose peggiori diventano lievi. Non saprei dire se siano più affascinanti i protagonisti o la storia, storia che è un grido potentissimo di dolore e di denuncia. Nanà, che dopo aver subito un’ingiustizia e aver pagato, continua a pagare, per la superficialità della gente, per i preconcetti che non fanno approfondire mai niente, che fanno sì che la maggior parte della gente giudichi (non si sa poi a che titolo), dai titoli dei giornali, dei talk show – che in realtà sono degli shout show – dalle apparenze, senza andare mai un passo oltre. E chi non è omologato, chi vive la sua vita senza adattarsi agli schemi, chi non si cura di quel che la gente vuole, è marchiato. Non c’è salvezza possibile. Il dolore di un uomo che rinuncia alla famiglia per tacitare un senso di colpa, quello di un uomo che in realtà si sente donna ed è additato come una macchietta, senza sapere quanto gli costa, quanto gli è costato. E di dolori ce ne sono altri, c’è lo schifo che traspare per certi funzionari di polizia di giornalisti di un mondo superficiale e spietato. Eppure come dicevo, Carlotto lo fa con una lievità davvero inaspettata, con la profondità che gli è propria. Non è un mistero che le posizioni dell’autore siano a favore dell’accoglienza tout court (posizione che non mi permetto di discutere, perché le opinioni son come le mutande, è giusto e sacrosanto che ognuno abbia le proprie), ma è forse l’unico autore ad oggi, almeno che mi venga in mente, ad essere riuscito a dimostrarla in un romanzo, senza tirare in ballo colori razze e altre sciocchezze. Un grido di dolore, come dicevo prima, ma anche una potentissima dimostrazione di come l’accettazione dell’altro, il non cercare differenze ma farle proprie per arricchirsene, sia la strada migliore per non soccombere, chiunque tu sia. Un romanzo che va oltre l’intrattenimento, molto oltre al noir e a qualsiasi altro genere. Un romanzo che va letto senza se e senza ma.