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Due di tutto

Autore: Errico Passaro
Testata: Il Borghese
Data: 1 giugno 2020

Riconducibile alla fantasia eroica, sia pure con qualche forzatura, è anche Il canto dell'usignolo di Lian Hearn (Edizioni E/O), primo volume della Saga degli Otori. Ambientato in un Giappone feudale immaginario, il romanzo si dimostra un palpitante concentrato di amore e odio, magia e tensione, guerra e vendetta. Se "la fotografia è un disegno fatto con la luce" (Sohei Nishino), il romanzo - e Il Canto dell'usignolo più di altri - è un disegno fatto con le parole, quelle scritte (le luci) e quelle non scritte (le ombre). Da Hearn veniamo a sapere del giovane Takeo, sopravvissuto all'eccidio perpetrato da Iida a danno della sua pacifica comunità. Salvato e messo sotto tutela di Shigeru e del clan degli Otori, il giovane dovrà decidere se mettere i suoi poteri misteriosi al servizio della vendetta contro Iida o se seguire le lusinghe dell'amore. La storia di Takeo conquista pagina dopo pagina, ma, al di là dei meriti drammaturgici, il suo merito sta nei valori tradizionali di cui è intriso: l'aderenza ad un ferreo codice di onore, il rispetto dei riti millenari della civiltà giapponese, la capacità di crescita e formazione attraverso una ricerca sapienziale che si snoda nello spazio, ma anche nella mente e nel cuore.