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Recensione Ogni volta che ti picchio di Meena Kandasamy

Autore: Denise
Testata: Chiacchiere letterarie
Data: 19 giugno 2020
URL: https://www.chiacchiereletterarie.it/recensione-ogni-volta-che-ti-picchio-di-meena-kandasamy/

Da quando lavoro alla Casa della donna di Pisa, quello della violenza domestica è un tema con il quale faccio i conti quasi tutti i giorni. Anche se il mio ruolo è per il momento limitato alle quattro sicure pareti della biblioteca, l’eco delle storie – quelle dolorose, quelle vere – delle donne che arrivano da noi è comunque forte a sufficienza da raggiungermi.

Fino ad oggi, però, non mi era mai capitato di vivere questo argomento in modo così intenso. Istintivamente, mi ero tenuta al sicuro, sfiorandolo solo dall’esterno, ascoltandolo solo con mezzo orecchio. Finché non è arrivata Meena Kandasamy e il mio mondo ha subito uno scossone.

Vedete, il fatto è che ogni storia di violenza è dolorosa a modo suo. Ma se metti una storia di violenza nelle mani di una poetessa, di una scrittrice che conosce intimamente la potenza e il valore delle parole, allora l’effetto è che il dolore ti entra dentro e lo senti come fosse tuo.

Una vita da moglie, una vita da scrittrice Meena Kandasamy ha un obiettivo specifico in mente, quando scrive questo romanzo. Ce lo rivela in apertura, perché non possano esserci dubbi; perché le traduzioni, il passaparola, la vita che il suo libro vivrà oltre lei non possano mettere in ombra quella che è la sua essenza: gridare al mondo la sua storia.

Circondata da persone che hanno tentato, dal primo istante, di annegare la sua storia in un oceano di parole scelte con cura, di immagini dosate con attenzione per non ferire, per non turbare, Meena ha scelto di riprendersi il diritto di parlare di sé. Grazie a questo libro ha riacquistato un’identità. E ha ritrovato la sé scrittrice capace di riconquistare il senso che la sé moglie, la sé abusata e soffocata, aveva cercato di sottrarle.

Il senso che il marito aveva cercato di sottrarle.

La storia di Meena è la storia di un numero incalcolabile di donne che mariti violenti cercano di cancellare. Ciò che la rende speciale, però, è la capacità di Meena di reclamare ciò che le appartiene di diritto proprio grazie a queste parole.

Cosa rende una donna succube del proprio marito? Anche a questa domanda Meena Kandasamy non ha una risposta semplice. Ma Ogni volta che ti picchio è la sua testimonianza di ciò che può fare un matrimonio sbilanciato, in cui una delle due parti ha il solo e unico intento di annegare l’altra nel suo odio folle e ingiustificato.

Il libro di Meena è un attacco al patriarcato nella sua più crudele e familiare delle forme: quella che ancora oggi, nel XXI secolo, fa pensare a un uomo di avere il diritto di piegare una donna al suo volere solo perché le loro storie sono state accostate da un rito. Quella che gli fa credere di poterla cancellare, di poterla ridurre a null’altro che un corpo privo di volontà e di raziocinio. E di poterne rivendicare le spoglie dopo averla uccisa.

La stessa che fa dire a una madre, e a un padre, che se il matrimonio fallisce è colpa della donna e non del marito violento che ha tentato di ucciderla Che se viene picchiata, e isolata, e messa a tacere e cancellata, deve solo ingoiare e andare avanti, perché questo ci sia aspetta da una brava moglie.

Doloroso, poetico, essenziale. Ogni volta che ti picchio è un racconto di sofferenza, la storia di quanto assurda, imprevedibile e inarrestabile possa essere la crudeltà di un essere umano. Ma è anche un grido, un grido di libertà e di speranza. È l’urlo di una donna che è sopravvissuta perché nel momento peggiore della sua vita ha imparato a nascondere la vera essenza di sé sotto strati e strati di pelle segnata da lividi e bruciature. Il canto di un’anima che nella scrittura, intesa come puro ed essenziale istinto a narrare di sé, ha trovato il modo per fuggire.

È la voce di una donna che non ha intenzione di permettere più a nessuno di cancellarla dalla sua storia.