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Madame Pylinska e il segreto di Chopin di Eric-Emmanuel Schmitt

Autore: Elisabetta Bolondi
Testata: Sololibri
Data: 16 luglio 2020
URL: https://www.sololibri.net/Madame-Pylinska-e-il-segreto-di-Chopin-Schmitt.html

Eric-Emmanuel Schmitt è autore di molti romanzi di successo, editi tutti in italiano da E/O, abbastanza diversi gli uni dagli altri. Questo breve racconto, Madame Pylinska e il segreto di Chopin (E/O,2020, trad. Alberto Bracci Testasecca) è del tutto originale, autobiografico, lirico. Racconta l’amore per la musica, la ricerca della propria identità culturale, della propria vera vocazione letteraria. Un testo che non si può riassumere, vale la pena di leggere le sue appena 93 pagine ricche di suggestioni musicali, umane, amicali, che raccontano rapporti familiari e amicizie profonde.

Il piccolo Eric scopre a nove anni Chopin, grazie a una zia bella e fascinosa, Aimée. Sarà un incontro importante, indimenticabile, che lo spingerà, ormai studente a Parigi, a seguire le lezioni di pianoforte di una stravagante artista polacca, per la quale Chopin è tutto. Lei sarà più di una maestra, sarà una guida difficile da seguire, ma assolutamente determinante per la formazione del giovane promettente artista. Attraverso di lei arriveranno nella sua testa non solo la tecnica pianistica, ma anche e soprattutto l’atteggiamento nei confronti del mondo, della natura, dell’amore; lo studente un po’ presuntuoso e altrettanto ingenuo verrà inviato ai Giardini del Lussemburgo a guardare l’acqua degli stagni, a osservare il movimento delle foglie, delle gocce di rugiada, ad assaporare il silenzio. Dalle indicazioni di Madame Pylinska apprenderà come fare l’amore e soprattutto come innamorarsi: senza la leggerezza che viene dopo l’appagamento amoroso non si può suonare Chopin, gli dirà con convinzione la sua insegnante, tanto eccentrica quanto geniale.

Tre donne saranno determinanti nella formazione del giovane Eric: la zia Aimée, che gli rivelerà un segreto nascosto della sua vita, Madame, severa e tagliente, ma risolutiva nel seguire le inclinazioni nascoste dell’allievo, e infine Maria Callas: ascoltando su un vinile la sua voce che canta la Casta Diva della Norma, Eric comprende l’essenza della genialità, che viene fuori solo in rare uniche occasioni.

“Attacco la Bacarola… La calma si impone. La musica mi dà accesso allo stupore. Il tempo non trascorre, palpita. Non ne subisco più la durata, la assaporo. Tutto diventa meraviglia. Sono estasiato di essere, e in quell’estasi mi immergo.”

Ecco il frutto dell’incontro con Chopin, grazie alla maestra polacca.