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Cosa avresti fatto al suo posto?

Autore: Linda Terziroli
Testata: L'intellettuale dissidente
Data: 3 ottobre 2021
URL: https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/letteratura/cosa-avresti-fatto-al-suo-posto/

Cosa avrei fatto al suo posto? Già: che cosa avrei fatto? Me lo sono chiesta anch’io leggendo Croci rosse di Saša Filipenko (appena edito da e/o, tradotto dal russo da Claudia Zonghetti). Esattamente come Saša, io narrante di questo romanzo, un arbitro di calcio, se lo domanda, con le spalle al muro, seduto nel suo nuovo appartamento deserto a Minsk, in Bielorussia, mentre pensa al racconto della vicina novantenne, appena conosciuta. Alle spalle di Saša, il dolore enorme, immedicabile,della morte della giovane moglie. Una figlia di pochi mesi da crescere senza una mamma. La decisione di andare a vivere, in Bielorussia, a Minsk dove incontra e conosce Tatjana, la strana vicina. Lei, malata di Alzheimer, traccia delle croci rosse sulle porte dei diversi appartamenti per trovare la sua strada di casa. Mentre suo marito e la sua bambina non l’hanno mai più percorsa la strada di casa e lei per tutta la vita non li ha mai ritrovati.

Durante la Seconda Guerra Mondiale lavorava al Commissariato del popolo agli Esteri dove traduceva la corrispondenza con la Croce Rossa Internazionale. In quell’occasione, scopre la spietata decisione del governo sovietico di rifiutare l’aiuto offerto dalla Croce Rossa nei confronti dei prigionieri di guerra sovietici, che Stalin considerava come potenziali traditori. Nei lunghissimi elenchi dei prigionieri scorge, con fibrillazione, un nome, quello di suo marito, catturato in Romania. E decide di omettere la trascrizione del nome di suo marito, metterci una croce sopra, anzi: depennarlo. Quanto c’è di fatale nelle nostre decisioni? Anche in quelle che riteniamo, sul momento, le più giuste? Quanto pesano i nostri comportamenti sulle nostre esistenze, sul nostro futuro? Come facciamo a prevedere le conseguenze delle nostre decisioni? Come si calcola il rischio di ciò che facciamo per salvare i nostri cari?

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