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Saša Filipenko

Autore: Antonio Buozzi
Testata: Il Foglio
Data: 14 ottobre 2021

(...) Al di là dei personaggi, vividamente rappresentati, Croci rosse è soprattutto una riflessione su quell'homo sovieticus, secondo la celebre definizione di Zinov'ev, che è per la Aleksievic, l'"unico progetto riuscito" del comunismo. Ed è proprio la "resilienza" di questo prototipo umano, con il suo tragico passato, a impedire una rinascita e la possibilità di un futuro diverso. Come testimonia il divertente scambio di battute tra Saša e la compagna Lera a proposito dei nuovi progetti di spedizione su Marte: "E cosa andiamo a fare su Marte?". "Una vita nuova". "Qua non si può?". "Qua non si può, no". "Perché?". "C'è il passato.

(...) Se ci mandiamo l'uomo vecchio, la spedizione su Marte sarà un fiasco". "Non si può iniziare una vita nuova scordandosi di quella vecchia". "Non si potrà, ma è comunque l'unico modo per farlo".