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Lo shtetl ritrovato fa i conti con la Shoah

Autore: Gianni Santamaria
Testata: Avvenire
Data: 21 gennaio 2022

«Credete che sappia della Shoah?». La domanda cruciale emerge sulla bocca di una dottoressa dell'ospedale psichiatrico di Smolskie, Polonia, dove è arrivato uno strano paziente. È un ebreo osservante, che dice di venire da un villaggio sconosciuto e che non è al corrente di fatti e personaggi storici remoti, come Shakespeare, figuriamoci di quelli recenti: non sa della Seconda guerra mondiale, dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, dell'esistenza dello Stato di Israele. Yankel Lewinkopf, il paziente ebreo, è il tramite tra due mondi paralleli: la Polonia contemporanea e Kreskol, Lo shtetl perduto che dà il titolo all'opera prima del giornalista americano Max Gross (edizioni e/o, pagine 448, euro 19). Un romanzo che tocca temi scottanti con levità e un umorismo tipicamente ebraico a tratti davvero esilarante. E che riesce anche a commuovere. (...)