Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

"Nemica del popolo"

Autore: Milena Dominici
Testata: La Nuova Ecologia
Data: 18 marzo 2022

Tat'jana Alekseevna ha 90 anni e l'Alzheimer sta per cancellare i suoi ricordi. Per questo ha fretta di raccontare la storia della sua vita: le scoperte fatte come traduttrice al ministero degli Esteri durante la guerra, i 10 anni nel lager come "nemica del popolo", le purghe, le fucilazioni. E la scelta di falsificare un documento per salvare suo marito, che condizionò tutta la sua vita. Sasa è giovane, ha cambiato città per allontanarsi da un passato doloroso e farebbe a meno delle chiacchiere della vicina indiscreta che imbratta con croci rosse le porte del condominio per ritrovare la strada di casa. Ha una bimba e vorrebbe dedicarsi al suo appartamento. Ma non vuole essere scortese, così finisce per ascoltare un pezzo di storia russa tutt'ora mistificata. Il romanzo del bielorusso Sasa Filipenko racconta una storia emersa dagli archivi della Croce Rossa internazionale, secondo la quale il governo sovietico abbandonò i soldati catturati dalle forze alleate in quanto potenziali traditori, punendo anche le famiglie: le madri nei lager e i figli negli orfanotrofi. Per sopravvivere nel lager, l'atea Tat'jana s'inventa un Dio, necessario a giustificare quel male. "Ma mi ha mandato l'Alzheimer. Ha paura! Ha timore di guardarmi negli occhi". L'Alzheimer, dice Tat'jana, "è la conferma del fatto che Dio mi teme". Le croci rosse uniscono la trama. Sulle porte segnalano il percorso che l'anziana deve fare per trovare casa. La Croce Rossa internazionale era il mittente delle numerose lettere al Commissariato del popolo per sollecitare interventi a favore dei prigionieri russi. E una croce rossa sulla tomba della figlia sarà il simbolo della ribellione di Tat'jana contro le bugie del potere sovietico.