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Il sogno cosmico dei russi? Una religione fatta di razzi

Autore: Matteo Sacchi
Testata: Il Giornale
Data: 23 ottobre 2022

Eltchaninoff riscopre la storia del «cosmismo»: filosofia del superuomo che piace a Putin e non solo

« Ma anche nella degenerazione violenta del progetto è interessante andare a rintracciare le radici di una particolare idea di progresso tutta russa che ha attraversato l'impero zarista, l'Urss e la Russia attuale e va sotto il nome di cosmismo. Per intraprendere questo viaggio in cui incontrerete sogni di voli siderali, tentativi di risuscitare i morti, esperimenti esoterici per conquistare i cieli, miscugli alchemico-scientifici e tanto altro ancora - niente di meglio di Lenin ha camminato sulla luna. La folle storia dei cosmisti e dei transumanisti russi (Edizioni e/o, pagg. 202, euro 18) del giornalista e studioso di filosofia Michel Eltchaninoff. Il direttore della rivista francese Philosophie Magazine , precedentemente docente alla Sorbona, ricostruisce un percorso che arriva sino a Putin e al suo ideologo, Aleksandr Dugin, ma parte dall'Ottocento. Un percorso in cui mistica e culto della tecnologia si fondono in una maniera decisamente incomprensibile per chi sia abituato allo iato tra fede e positivismo tipica dell'Occidente. C'è un filo sottile che parte dalla ricerca mistica degli starcy , monaci ortodossi che praticavano una religiosità messianica. In una Russia sconvolta da una lunga serie di rivolgimenti sociali, come l'abolizione della servitù della gleba nel 1861, e di sconfitte militari, come quella in Crimea nel 1856 o quella nella guerra russo-giapponese, questi santi diventano il punto di riferimento per una religiosità nuova. Una religiosità del fare. Una religiosità che cerca di portare l'eternità nell'immanente. Filtrata da intellettuali come Tolstoj e Dostoevskij, questa visione del mondo arriva a personaggi come Nikolaj Fëdorov (1829 - 1903), il vero e proprio padre del «cosmismo». Filosofo, scrittore e bibliotecario, divenne noto per la sua incrollabile fiducia nel progresso delle scienze che, a suo parere, non solo avrebbero rigenerato il mondo impedendo per sempre l'avvento dei disastri naturali, ma sarebbero riuscite anche a sconfiggere la morte, attuando la resurrezione dei corpi. Assieme alla resurrezione dei corpi, l'inevitabile necessità di espandere la società umana fuori dalla Terra, una culla destinata a diventare inevitabilmente troppo stretta».