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Bacon a Mosca di James Birch

Autore: Mario Bonanno
Testata: Sololibri
Data: 23 novembre 2022
URL: https://www.sololibri.net/Bacon-a-Mosca-James-Birch.html

Luminoso, ironico e struggente il volume di James Birch (scritto con Michael Hodges), Bacon a Mosca (edizioni e/o, 2022, traduzione di Tiziana Lo Porto).

(...) James Birch è tutt’oggi un assiduo frequentatore di mercati d’arte, saudade russa e alterità: nel suo libro racconta come gli riuscì di allestire una mostra di Francis Bacon nella Mosca delle glasnost e della perestrojka. Quoziente di difficoltà altissimo: da un lato il genio oscuro del surrealista britannico (Bacon), dall’altro la diffidenza e il tour de force burocratico imposto dalla nomenclatura sovietica, estremo retaggio di un mondo moribondo, colpito dalla fame senza più il collante dell’ideale comunista. “Vogliamo il bacon, non Francis Bacon” scrive un anonimo visitatore nel registro della mostra.

Bacon a Mosca ha un fascino innegabile: non soltanto in quanto dettagliato reportage artistico, ma anche in quanto sguardo onesto fissato su una Russia che non esiste più. Il discorso politico sfiorato senza posizionamenti o pregiudiziali, il linguaggio dell’arte introdotto come il solo capace di ricomporre la dialettica Oriente/Occidente.

James Birch e lo scrittore Michael Hodges riescono, insomma, nella non facile impresa di trasformare un tema specialistico in una storia ad ampio raggio che nella Mosca sorvegliatissima del 1986 assume quasi le dimensioni del thriller (ce la farà il giovane gallerista a spuntarla tra la folla di personaggi sfuggenti, e nel contempo dotati di un fascino tutto loro?), e del campo lungo antropologico. In questo contesto troviamo comuni guidatori che per una manciata di sigarette ti accompagnano fino in albergo, dacie inaspettatamente abitate da abili gestori del potere, retaggi sessisti di propagandismo culturale, un underground artistico (e non solo) che apre finalmente alla sperimentazione.