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Con i cosmisti la Russia era un altro pianeta

Autore: Massimiliano Panarari
Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 25 novembre 2022

LA STORIA delle idee offre, a volte, degli scorci inattesi. Sono i fiumi carsici di filosofie che si inabissano e riaffiorano in maniera imprevista, oppure visioni "in bella mostra", ma non ancora adeguatamente indagate, né pienamente comprese. Una di queste è, senza ombra di dubbio, il "cosmismo", un eccentrico (per usare un eufemismo...) filone di pensiero made in Russia, nato nell'Ottocento e giunto sino ai nostri giorni. Con un'influenza fortissima, e insospettabile, su certe élite globali, e non soltanto su vari circoli del potere russo. A ricostruire dettagliatamente questa storia è il volume Lenin ha camminato sulla Luna (Edizioni e/o), scritto da Michel Eltchaninoff, già autore di Nella testa di Vladimir Putin (pubblicato sempre da e/o). Di origini russe, giornalista, saggista, profondo conoscitore della filosofia di quel gi gantesco Paese così radicalmente differente dall'Occidente, dopo avere insegnato alla Sorbona, Eltchaninoff è diventato caporedattore della rivista Philosophie Magazine . E nel 2016 ha fondato l'associazione Les Nouveaux Dissidents che, tra le altre campagne, ha chiesto la liberazione dalle carceri russe del regista ucraino Oleg Sentsov. Nel libro, e in questa intervista, El tchaninoff ci conduce nello strano e stupefacente "cosmo" del cosmismo, che allunga le sue paradossali e contraddittorie propaggini fino alla California high-tech del postumano (un tema su cui si può leggere anche il recente libro del filosofo Paolo Ercolani, Nietzsche l'iperboreo. Il profeta della morte dell'uomo nell'epoca dell'Intelligenza artificiale , il Melangolo).

Siamo abituati ad associare la parola "cosmo" ai cosmonauti, versione sovietica degli astronauti, in competizione con gli Stati Uniti nella corsa alla conquista dello spazio durante la Guerra fredda. Ma il cosmismo di cui lei rintraccia la genealogia è molto di più e anche di diverso.

«Le origini del cosmismo si collocano alla fine del XIX secolo, prima della ri voluzione bolscevica. Non si tratta di una scuola filosofica organica, bensì di una galassia eclettica ed eterogenea. Un arcipelago composto da personaggi tra loro anche molto diversi: zaristi e sovietici, studiosi im portanti e pseudoscienziati ciarlatani, conservatori e rivoluzionari, artisti, scrittori e dirigenti politici. Un mix - a volte alquanto delirante - di opposti, che tiene insieme misticismo, nazio nalismo, fede nel progresso, un'ideologia scientista sui generis , un'attrazione per l'occulto e una sorta di New age "alla sovietica"».