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Tre settimane a dicembre

Autore: Viviana Filippini
Testata: Liberidiscrivere
Data: 7 settembre 2012

L’Africa. Chi ci è stato almeno una volta nella vita ne è rimasto affascinato. In Africa c’è una forza  misteriosa che si nasconde e che lascia qualcosa negli animi dei suoi visitatori. Un segno così intenso che molte persone una volta visitato il continente nero, spesso ci ritornano. L’Africa, o meglio uno dei suoi stati, è il protagonista del romanzo Tre settimane a dicembre di Audrey Schulman. Nel presente recente troviamo Max, che non è un uomo come si potrebbe pensare dato il nome, ma un giovane donna esperta di etnobotanica spedita in Africa a cercare misteriosa una radice, i cui effetti sarebbero molto utili in ambito farmaceutico. Nel passato del 1899 c’è invece Jeremy, un esperto ingegnere mandato in Africa per controllare i lavori di costruzione della ferrovia. Una donna e un uomo lontani nel tempo, ma vicini per le esperienze vissute e i luoghi conosciuti. In Africa, Max  immersa in mezzo alla natura e ai gorilla troverà finalmente quel senso di libertà che ha sempre cercato, ma che non è mai riuscita a trovare a causa dei limiti che la sindrome di Asperger (malattia di cui la protagonista è afflitta) le ha da sempre imposto. In parallelo,  Jeremy diventerà un eroe per la popolazione locale e il terrore per i branchi di leoni che girano attorno ai villaggi. Allo stesso tempo il suo cuore sarà toccato nel profondo dagli ambigui sentimenti che prova nei confronti di un indigeno che lo accompagna a caccia, fino a quando capirà che ciò che lo tormenta non è semplice affetto. Quello presentato in Tre settimane a dicembre non è solo un viaggio fisico attraverso le affascinanti terre del continente africano, ma un vero e proprio cammino interiore che Max e Jeremy compiono nel tentativo di capire il loro io. Un percorso di  studio del sé che la donna e l’uomo riescono a fare solo sradicandosi in modo completo dal mondo dove sono nati e cresciuti, cioè da quella dimensione sociale che a causa dei tanti pregiudizi non solo non li ha mai capiti, ma li ha anche esclusi etichettandoli come “strani” e “diversi”. I due protagonisti si trovano coinvolti in un conflitto tra il mondo umano e quello animale che assume i tratti di un pellegrinaggio conoscitivo compiuto con modalità diverse e per comprendere al meglio quanto Max e Jeremy lottino per capire se stessi è interessante il differente rapporto che i due instaurano con l’ambiente naturale che li circonda: Jeremy per ottenere ciò che vuole utilizza la violenza e finiti gli sfoghi di rabbia trattenuta per troppo tempo, lui ha dei profondi sensi di colpa che lo tormentano. Segni evidenti di un animo sensibile e combattuto. Nel  presente, Max agisce in modo diverso relazionandosi  in pace ai gorilla, creando con loro una simbiosi perfetta, tanto da diventare parte integrante del branco. Perché leggere Tre settimane a dicembre edito dalle E/O? Perché il romanzo non racconta solo la scoperta di una terra sconosciuta e le bellezze che la caratterizzano, ma in esso troverete l’eterno conflitto tra l’uomo e la natura, poi scoprirete la lotta alla sopravvivenza e alla conoscenza di sé attuata con grande coraggio da parte dei due protagonisti. Il libro della Schulman è un condensato di immagini d’Africa, non tanto visive, ma più olfattive e tattili, in quanto la percezione degli elementi naturali del continente africano avviene grazie a Max e al suo modo, direi fisico, di relazionarsi con l’ambiente circostante. Tre settimane a dicembre è un libro intenso e carico di sensazioni che evidenzia verso il lettore un grande potere di attrazione, perché il lettore sarà comodamente seduto nella poltrona di casa e leggendo esplorerà tra passato e presente la lontana terra d’Africa, attraverso le sottili e intricate trame di due vite lontane a livello temporale, ma molto più vicine di quanto si possa immaginare. Il tutto – 400 pagine  ben tradotte da Nello Giulgiano, che volano via in una soffio-  è un percorso costruttivo di sensazioni percettive attraverso gli odori, i profumi e i colori. Max e Jeremy saranno tra loro lontani nel tempo, ma in realtà c’è un qualcosa di nascosto nelle vite di entrambi che li rende molto più vicini di quello che noi lettori pensiamo. E’ un qualcosa di profondo e di inaspettato che lascerà – a me è successo – chi legge col fiato sospeso fino alla fine, con la conseguente consapevolezza che il mondo con tutte le sue complicazioni sociali, forse non è quell’immenso sconosciuto che crediamo.