Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Elena Ferrante continua a far discutere di sé fra libri e televisione

Autore: Lorenzo Andolfatto
Testata: Finzioni magazine
Data: 4 novembre 2014
URL: http://www.finzionimagazine.it/news/attualita-news/elena-ferrante-continua-a-far-discutere-di-se-fra-libri-e-televisione/

È da un po' di tempo a questa parte che il nome di Elena Ferrante continua a far discutere i lettori e a offrire a noi redattori di che parlare con fare navigato: che sia per l'alone di misteroche circonda la sua persona letteraria, per il successo crescente dei suoi libri oltreoceano, o più semplicemente (per quanto non via sia nulla di semplice in questo "semplicemente") per la bontà dei suoi libri, che è stabile da tempo e ben solida, la Ferrante sembra essere diventata la penna di punta di quest'Italietta che guarda al domani (cit). La notizia ferrantiana di questa settimana è decisamente interessante, poiché insieme all'annuncio della pubblicazione del quarto e ultimo volume del ciclo dell’Amica geniale da parte di Edizioni E/O, dal titolo di Storia della bambina perduta, è stata altresì annunciata da Fandango la realizzazione di una serie televisiva tratta dalla quadrilogia cominciata nel 2011 e portata avanti con i romanzi bestseller di Storia del nuovo cognome e Storia di chi fugge e di chi resta. Fandango annuncia di aver stipulato un accordo con Rai Fiction per la realizzazione di una serie tv basata su tutti e quattro i volumi del fortunato ciclo narrativo, la cui sceneggiatura verrà affidata a — rullo di tamburi — Francesco Piccolo. Le premesse sembrano essere buone: non soltanto Francesco Piccolo è stato il vincitore dello Strega di quest'anno con il romanzo generazional-confessionale Il desiderio di essere come tutti, recentemente edito da Einaudi, ma negli ultimi anni ha collaborato con autori quali Paolo Virzì e Nanni Moretti nella realizzazione di opere importanti come My Name Is Tanino, Paz!(quello di Bologna e di Andrea Pazienza), Ovunque sei, Il caimano, Nemmeno in un sogno,Caos calmo, Giorni e nuvole e Habemus Papam. Nell’Amica geniale abbiamo imparato a conoscere l'infanzia e la giovinezza di Lina e Lenùamiche e rivali, in lotta con se stesse per decidere in cosa credere e da cosa fuggire. In Storia del nuovo cognome le abbiamo ritrovate giovani donne alle prese con la dura realtà del rione, da cui ci si può allontanare ma mai sfuggire definitivamente, e con l’amore e la sua ferocia. InStoria di chi fugge e di chi resta a fare da sfondo sono gli anni Settanta, uno scenario di rovesciamenti, di speranze e incertezze, di confusione e sfide fino ad allora impensabili. Ilmateriale narrativo offerto dalla Ferrante sembra insomma offrire tutto quel che serve per produrre delle storie memorabili e dei personaggi a cui affezionarsi, ovvero tutto quel che serve per ottenere della tv di qualità. La finestra temporale aperta dai quattro romanzi del ciclo dell'Amica geniale è ampia ed apre a scenari variegati nel tempo e nello spazio, mentre il contributo di Francesco Piccolo già mi fa immaginare un affresco di generazioni con storie di ampio respiro sul modello dellaMeglio Gioventù di Marco Tullio Giordana. Sarò curioso insomma di vedere fra qualche mese se mi ritroverò ad aspettare alla sera la nuova puntata dell'Amica geniale così come attendo le uscite True detective e The Walking Dead. Vedremo.