Giorgia Lepore, la Puglia in giallo ha un'anima sempre più rosa
Autore: Enzo Verrengia
Testata: Gazzetta del Mezzogiorno
Data: 7 luglio 2015
La Puglia scrive sempre più in giallo, ma l'intelligenza creativa che vi sta dietro è decisamente rosa. Scrittrici, e non per «quota », che sanno catturare su pagina la realtà delittuosa esaltata nei colori torridi dal sole a picco di questa latitudine. Da Martina Franca arriva Giorgia Lepore con I figli sono pezzi di cuore. Non associabile ai tempi, ai modi e allo stile di certo spirito partenopeo troppo oleografico. Sì, a Napoli affondano le radici dell'ispettore di polizia Gregorio Esposito detto Gerri. Il suo cognome è quello di tanti trovatelli. !Via il suo presente va in direzioni di una co1nplessità tutt'altro che pretestY.osa e teatrale. Da 1'rap0.li a Gatanzaro, da Catanzaro al litorale barese, la sua odissea privata incrocia quella di un assassino per niente nostrano. Il serial k~r che dissemina le scogliere e l'entroterra di cadaveri femminili nudi, senza tracce di stupro, evoca piuttosto gli universi labirintici del thriller psicologico alla Thomas Harris. Anche qui si avverte tutte da decifrare. silenzio degli innocenti. Delle innocenti. Le giovani e giovanissime donne che scontano la colpa di chi si annida in tenebre private, Una nigeriana, una zingarella, una badante ucraina, Anita, Rossella, e chi altra? L'ispettore Esposito, Gerri, è convinto che le uccisioni rientrino in un pattern, uno schema, come dicono i profiler che dànno la caccia ai maniaci. Non così Marinetti, il suo superiore e amico. Al di sopra dei due, il Grande Capo, Nicola Santeramo, che va in fibrillazione appena sorge il sospetto di un assassino d'alto bordo. La Lepore, comunque, non lascia mai sviare l'attenzione dei lettori dal suo Gerri. È lui il perno della vicenda. L'attrattore caotico di affetti femminili contrastati e contrastanti. Viene assediato dalla procace Annalisa, che vorrebbe andassero a convivere. Ha una specie di relazione con Lucia, la madre di Anita, una delle ragazze soppresse. Soggiace alla tutela materna di Claudia, la moglie di Marinetti. Finisce per innamorarsi della quindicenne Lavinia, convinta di sapere chi è l'assassino. Soprattutto, si dispera fra sogni ricorrenti e riconducibili ai suoi trascorsi di trovatello. Basilari per comprendere l'intero impianto della trama omicida e il senso vero di quel titolo, !figli sono pezzi di cuore. Su un altro binario del romanzo, infatti, un onnipotente Monsignore si districa nel limbo oscuro che intercorre fra le morti tragiche dell'inchiesta poliziesca. e certe responsabilità gravanti su di lui. Ad un tratto, pare anche che la soluzione sia la più ovvia La polizia ferma un «ragazzo con lqièches», dagli inconfondibili tratti dell'omicida. Niente da fare, si ca.pisce. Anzi. Proprio allora si parte per il picco della sottotrama più importante. Lavinia, ossessionata dal ricordo di Rossella, l'amica scomparsa, avviluppa Gerri fino a fargli accettare un piano pericolosissimo per catturare il vero artefice di tanto scempio. Metterlo in atto, per l'ispettore, significa molto di più che assecondare l'intuito di una quindicenne da cui è rapito sentimentalmente. I figli sono pezzi di cuore costituisce un esempio magistrale di come si possa indagare nel magma ribollente degli annui convulsi che compongono il paesaggio umano. Quello che fuori dai libri pare comporsi di figure in movimento e basta. Mentre sta alla letteratura sviscerare istante dopo istante di memorie, di angosce e di redenzioni.