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Caro Vaticano ti scrivo da omosessuale cattolico

Autore: Silvana Mazzocchi
Testata: Repubblica Sera
Data: 14 ottobre 2015

Che cosa c'è di nuovo. Un saggio e un pamphlet colto, un libro appassionato di un cattolico praticante omosessuale, di un magistrato che sente calpestata la giustizia. Un libro denso di notizie, di riferimenti e considerazioni che portano con sé il valore dell’esperto di diritto e la forza della testimonianza. A chi serve. A chi non si ferma ai luoghi comuni, a chi non ama il conformismo neanche quando è “politicamente corretto”. L’autore, Eduardo Savarese, critica le posizioni della Chiesa, ma anche quel laicismo semplicistico che spinge alla tolleranza in nome di un doveroso "progresso”, senza però trasformarsi in piena e consapevole accettazione dell'omosessualità. Un saggio utile a tutti per conoscere quanto c’è da sapere sui matrimoni omosessuali, le unioni civili e l’omofobia, ma anche per chi crede nella fede e, soprattutto, in quella religiosità che non discrimina e che è invece sempre pronta a confrontarsi con gli altri, non credenti compresi. Lo stile. È quello del racconto che, pur usando le citazioni delle Scritture e i riferimenti alla Dottrina sociale della Chiesa, parla di sé, dell’uomo che crede nella religione e nella tradizione, dell’incontro con il suo attuale compagno, Luca, conosciuto dieci anni fa durante un viaggio a Lourdes, della sua lotta per non dover scegliere tra l’amore e il suo essere cattolico. Savarese ha scritto romanzi e racconti, collabora con antologie e giornali e il suo stile è fluido, narrante. Pregi e difetti. Il pregio maggiore sta nella capacità di Savarese di declinare con orgoglio le sue “apparenti” contraddizioni. Essere cattolico e criticare la Chiesa che non gli riconosce la libertà di amare, essere un magistrato impegnato nella difesa dei diritti civili e non ottenere giustizia, essere un tradizionalista e trovarsi, nel su privato, spesso troppo avanti rispetto alle leggi. Il risultato è un confronto serrato che interessa e coinvolge. Ma astenersi, se non si è pronti ad abbandonare tesi precostituite e facilonerie.