Le cento vite di Nemesio è un romanzo di Marco Rossari edito da Edizioni e/o. La trama ci racconta la storia di Nemesio, anzi, Nemo, guai a chiamarlo Nemesio: è un uomo con una vita noiosa, banale, scialba, un lavoro privo di interessi e aspettative e che non parla col padre (che ha il suo medesimo nome) da anni, a causa di un non ben precisato evento che ha sconvolto per sempre la vita di Nemo. Il problema è che Nemesio senior ha una vita che definirla intensa è riduttivo: pittore di fama mondiale, ha partecipato ed è sopravvissuto a due guerre mondiali, ha lottato con i partigiani, ha incontrato tutte le avanguardie artistiche del secolo, ha avuto tantissime amanti e due mogli, una vita ricca e piena che di più non si può e che ancora non vuole mollare.
Alle soglie del Duemila viene organizzata una mostra retrospettiva per celebrare il genio di Nemesio, solo che proprio durante il vernissage l’uomo ha un malore. Nemo è dunque costretto, malvolentieri, ad accorrere al capezzale del padre. Ed è da qui che parte l’avventura di Nemo, la più inaspettata di tutte: grazie ad una serie di oggetti straordinari, nell’arco di una settimana Nemo rivivrà tutte le cento vite di quel padre che non ha mai conosciuto, anzi, che non ha mai voluto conoscere. Il tutto attraversando il tumultuoso Novecento. Cosa succede quando un uomo che non ha mai conosciuto nulla rivive la vita di un uomo che ha conosciuto tutto?
I tanti livelli del romanzo «Le cento vite di Nemesio»
Le cento vite di Nemesio è un romanzo strano, i cui livelli di lettura sono diversi. Si va dal romanzo che narra del riscatto di un figlio nei confronti della figura di un padre ingombrante (anche se alla fine si capisce che spesso i figli interpretano in maniera errata le azioni dei genitori), alla storia della rinascita di un uomo che, per un motivo molto puerile a dire il vero, ha sempre bloccato il rapporto col padre, a tematiche molto attuali come il fatto che nessuno di noi possa conoscere veramente un’altra persona, passando anche per un’impietosa disanima del Novecento: dietro alle belle parole dei libri, qual’era la verità del Novecento, della sua Arte e della sua Politica?
Nemo deve fare i conti con un padre che non ha mai voluto capire, diventa una sorta di crononauta dei sogni: qui rivive in prima persona la storia del padre. Solo che, per complicare le cose, finisce col leggere anche l’autobiografia del padre e qui le cose appaiono leggermente diverse da come le aveva sognate. Quindi qual è la realtà dei fatti? Chi era veramente Nemesio senior? Questo ci fa capire come non possiamo conoscere veramente gli altri: ciò che raccontiamo, a volte, è solo una forma edulcorata di ciò che è accaduto veramente. Oppure ci piace ricordarci migliori di quanto non siamo?
Questa è solo una minima parte di quanto troverete in questo romanzo. Ci sono tantissime citazioni, giochi di parole, evoluzioni stilistiche (similitudini, metafore, ossimori…) che potrebbero far storcere il naso a qualcuno, ma che a me non sono dispiaciute: inserite nel giusto contesto, avevano il loro senso.
Le cento vite di Nemesio è anche un romanzo in cui vi troverete più volte a ridere: l’autore sa raccontare in maniera ironica, spesso cinica le varie vicende di Nemesio senior e Nemesio junior, ma a volte il cinismo è solo il voler vedere come sono veramente le cose, senza tutte quelle scuse e belle parole di cui ci riempiamo la bocca, spesso il risultato è uno spaccato reale della vita odierna, è così, che ci piaccia ammetterlo o meno. Riuscirà finalmente Nemesio junior a riscattare e far ripartire quella vita che aveva volutamente bloccato? Questo scontro generazionale dove andrà a parare? Questi sono solo alcuni dei tanti interrogativi che troviamo ne Le cento vite di Nemesio.