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Storia della bambina perduta di Elena Ferrante

Testata: Erigibbi
Data: 4 settembre 2017
URL: http://www.erigibbi.it/2017/09/04/storia-della-bambina-perduta-di-elena-ferrante/

Eccomi arrivata al quarto ed ultimo volume di questa serie. Storia della bambina perduta affronta la maturità e la vecchiaia di Elena e Lila. Le due protagoniste hanno fatto dei passi da giganti: Elena è diventata una scrittrice di successo, Lila un’imprenditrice informatica. Entrambe sono madri, entrambe metteranno alla luce nello stesso anno due fantastiche creature che ameranno con tutto il cuore.

Questo quarto volume tira le somme di un’amicizia forte, dura, mai perfetta tra due donne altrettanto forti; due donne cresciute e plasmate dal rione napoletano, un ambiente che fin dalle prime pagine è stato ben descritto. Un luogo pesante per entrambe e che in modo diverso hanno cercato di cambiare per ottenere un posto migliore ma le abitudini, l’ignoranza e la mafia sono dure da estirpare.

Essere nati in questa città […] serve a una sola cosa: sapere da sempre, quasi per istinto, ciò che oggi tra mille distinguo cominciano a sostenere tutti: il sogno di progresso senza limiti è in realtà un incubo pieno di ferocia e di morte.

Elena e Lila sono state due protagoniste difficili da amare ma anche difficili da odiare. Sono delle donne che pur dimostrandosi forti sono in realtà molto deboli, donne che hanno paura, paura degli uomini, paura dei pensieri degli altri, paura dell’incognita del futuro. Sono state due donne che hanno cercato di crescere e di farsi forza contando sulla presenza dell’altra, sempre, anche dopo litigi, anche dopo chiamate e messaggi a cui non è mai seguita una risposta, anche nonostante i chilometri e chilometri di spazio che le separavano. Elena era la forza di Lila, Lila era la forza di Elena.

[…] io bionda, lei bruna, io tranquilla, lei nervosa, io simpatica, lei perfida, noi due opposte e concordi, noi due distanti dalle altre donne […]

Solo assieme si completano e si sentono complete.

Non ho mai odiato Lila, ma ci sono andata vicina, spesso. Arrivata alla fine di questo libro ho però capito, improvvisamente, quanto lei abbia amato Elena, quanto lei abbia sempre voluto e desiderato il meglio per Elena e quanto si sia sempre aspettata il massimo da lei, non accontentandosi mai. All’improvviso, senza volerlo, mi sono ritrovata ad amare Lila più di Elena.

Perciò, per favore, se ti offendo, se ti dico cose brutte, tu tappati le orecchie, non lo voglio fare e invece lo faccio. Per favore, per favore, non mi lasciare adesso, se no cado giù.

Lila sembra forte, tanto forte, ma in realtà non lo è, non lo è mai stata, è una donna fragile e spesso mi dà l’idea che si possa rompere.

L’amicizia narrata in questa saga è vera e reale; far crescere e nutrire un’amicizia, coltivarla anno dopo anno, non è semplice e credo sia ancora più complicata un’amicizia tra donne, almeno questa è la mia esperienza. Quella che hanno costruito e coltivato loro non è affatto un’amicizia rosa e fiori, non è affatto perfetta, ma, e questo è banale dirlo, lo so, è proprio la sua imperfezione a renderla perfetta. Credetemi. Non c’è niente di falso, niente di creato ad arte in questo libro, potrebbe essere una storia vera dalla prima all’ultima pagina e anzi, mi piace pensare che sia così, mi piace pensare che Elena e Lila ci siano veramente, mi piace pensare a questa amicizia come ad un sentimento che c’è stato sul serio e che continua a durare, ad esistere.

Ogni rapporto intenso tra esseri umani è pieno di tagliole e se si vuole che duri bisogna imparare a schivarle. Lo feci anche in quella circostanza e alla fine mi sembrò di essermi solo imbattuta in un’ennesima prova di quanto fosse splendida e tenebrosa la nostra amicizia, di quanto fosse stato lungo e complicato il dolore di Lila, di come esso durasse ancora e sarebbe sempre durato.

Inutile dirvi esplicitamente quanto mi sia piaciuta questa saga, credo si sia capito benissimo anche da questa mia recensione. Se ancora non lo avete fatto, date una possibilità a questo romanzo, date una possibilità ad Elena e a Lila, date una possibilità all’amicizia.