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“Reincarnation Blues” di Michael Poore

Testata: Sissiforbooks
Data: 10 febbraio 2018
URL: https://sissiforbooks.wordpress.com/2018/02/09/reincarnation-blues-di-michael-poore/

Questa è la storia di un uomo chiamato Milo. Comincia nel giorno in cui fu mangiato da uno squalo.

Vi ho scritto l’incipit perchè è da qui che ho cominciato a ridere – sul bus. figuraccia. -. L’ho riletto diverse volte per continuare a gustarmi la sua comincità – e anche perchè ho un po’ la fobia degli squali quindi non volevo credere a ciò che leggevo -.

Michael Poore ci fa subito entrare in confidenza con uno dei temi principali del romanzo: la morte – in questo libro quella con la M maiuscola si chiama Suzie! – Dovremo infatti abituarci ai continui decessi del protagonista Milo e a tutte le sue reincarnazioni. Egli infatti, con le sue novemilanovecentonovantacinque vite vissute, è una delle anime più antiche del mondo. Mentre però, tutte le altre cercano di raggiungere la Perfezione, lui preferisce continuare a vivere per il semplice piacere di farlo e anche perchè, ottenere la superanima, vorrebbe dire perdere il suo grande amore da quasi tutte le novemilanovec… ecc ecc vite: Suzie! Ma ora il tempo sta scadendo e se Milo non riuscirà a raggiungere la Perfezione la sua anima cesserà di esistere.

Vi dico subito che questo libro mi è piaciuto moltissimo e che mi sono assai divertita a leggerlo! Quando Murakami dice che la felicità è una fiaba e l’infelicità un romanzo ha purtroppo ragione, per fortuna però esistono queste eccezioni alla regola in cui si sghignazza per una comicità a volte manifesta, a volte celata, ma sempre irresistibile.

Se riesci a sopravvivere a una precoce esposizione al denaro e ai privilegi che ne derivano senza diventare uno stronzo, l’universo tende ad pprezzarlo.

***

Milo meditò per molto tempo. Faceva parte delle maditazione sapere quando smettere di meditare, alzarsi e andar a fare qualcosa.

Non fatevi ingannare però, oltre alla comicità c’è molto di più. Attraverso Milo che, grazie alle sue molteplici vite ha accomulato tanta saggezza oltre ad una certa dose di coglionaggine, Poore parla di etica e filosofia in modo diretto e molto sapiente, senza salire in cattedra e senza banalità.

“Due più due fa sempre quattro.” “Anche cinque meno uno.”

Riuscendo a non dissacrare nè sminuire un tema così delicato, ci spiega persino come funzionino le leggi della reincarnazione: in base alla tua condotta nella vita precedente potrai reincarnarti in un ricco magnate, un grande saggio o un insetto. Inutile dire che a Milo sia successo questo e molto di più.

A volte il valore di una vita sta in quello che non si fa. Immagina se Hitler fosse riuscito a resitere alle voci nella sua testa e si fosse dedicato all’apicoltura. Quella sì che sarebbe stata una vita grandiosa.

Davvero, vi sfido a non ridere. Mi è piaciuta moltissimo anche l’idea della personificazione della Morte che da Cosa acquista un’identità specifica, dei sentimenti e persino il desiderio di mollare tutto.

Reincanation Blues è uno dei libri più imprevedibili che abbia mai letto. Solitamente è raro non riuscire ad immaginare come potrà evolvere una trama, ma in questo romanzo ci sono tre filoni che si sviluppano parallelamente: i flashback delle vite passate di Milo, le vicende nell’Aldilà e le ultime, fondamentali, cinque vite. Bisogna accettare il gioco, salire su una macchina del tempo impazzita e finire nel futuro su navicelle spaziali, nell’oltretomba o nell’India del 500 a.C. . Vi girerà un po’ la testa, ma sarà molto divertente!

…fino a che… non arriverete agli ultimi capitoli dove le cose cominceranno a farsi davvero molto serie.

La Perfezione non può raggiungersi con uno spritz con gli amici al bar dell’angolo e Poore ce lo fa capire fin troppo bene. Ho patito alcune parti che avrei volentieri tagliato anche se capisco il fine per cui sono state scritte, ma il mio assoluto credo nel no spoiler mi impedisce di dirvi di più.

Avresti voluto far sapere ad ogni persona […] che sebbene non si possa impedire alla gente di comportarsi da predatori, si può almeno decidere di smettere di essere prede.

Un encomio ancora va alla copertina di Alessandro Sanna ed al titolo.

Sul mio profilo goodreads ho assegnato cinque stelle a questo romanzo perchè

1. è esilarante

2. è esilarante, MA in modo intelligente ed istruttivo

3. mi ci voleva.

Ho scoperto che esiste una canzone intitolata Reincarnation Blues dei Grails e non so se abbia a che fare con il titolo di questo romanzo… ma l’ho ascoltata e non mi è piaciuta quindi bocciata. E’ decisamente arduo trovare una colonna sonora un libro in cui c’è veramente di tutto, così mi sono concentrata sul filo conduttore, l’Aldilà. Subito mi è venuta in mente la colonna sonora di Avatar . Spero non sia solo uno scherzo dovuto all’associazione del blu, ma credo che l’atmosfera sia calzante!

Ringrazio le edizioni e/o – e il loro ufficio stampa, ufficialmente il più veloce del west! – che hanno di nuovo creduto nel mio lavoro permettendomi di leggere questo romanzo che mi ha portato una ventata di allegria e allo stesso tempo una prospettiva diversa in cui vedere il rapporto tra la vita e la morte. Reincarnation Blues è uscito a gennaio e potete trovarlo ovunque tranne che su Amazon. Vi lascio qui il comunicato stampa in cui la casa editrice spiega le sue condivisibili motivazioni. Metto perciò il link su ibs.it , a cui non sono purtroppo affiliata, semplicemente per agevolarvi nel caso intendiate acquistarlo. Se volete, potete offrirmi un simbolico caffè attraverso ko-fi. Inutile dire che ogni provente verrà utilizzato per acquisti inerenti al blog.

Quando le persone cercano di distruggere l’arte o il pensiero ogni forma d’arte e di pensiero diventa importante. Si prende una brutta china, molto pericolosa, una volta che si inizia a dire cosa la gente dovrebbe o non dovrebbe vedere. E’ questo il male assoluto: una cosa concreta, reale e potente.