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@Casalettori

Testata: La Repubblica - Robinson
Data: 15 luglio 2018

"Dimenticare, mettere la parola fine, sono illusioni, sono falsificazioni". Essere Il superstite, unico ramo appassito di una famiglia massacrata, portare il peso di una storia folle e continuare a respirare in apnea, senza perdere le tracce del colpevole. Nel romanzo pubblicato da edizioni e/o il protagonista si muove come in trance. Non conosciamo il suo nome, scelta che aumenta lo stato di sospensione. Massimiliano Governi con freddezza ammirevole non spreca aggettivi o grovigli di parole. Obiettivo è mettere in luce, attraverso le azioni, il tormento di fronte all'inenarrabile. Il confronto con il colpevole, il bisogno di trasformare il luogo del delitto in sacrario, i sogni impregnati di morte sono simboli di una resa incondizionata alla ricerca di verità. La rassegnazione ha tempi lunghi, obbliga alla solitudine, ma arriva se si riesce a non sprofondare nella tristezza a "galleggiare sulla malinconia".