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SOLEA – Jean-Claude Izzo

Autore: Angelo Cennamo
Testata: Telegraph Avenue
Data: 28 settembre 2018
URL: https://telegraphavenueblog.wordpress.com/2018/09/28/solea-jean-claude-izzo/

Se n’è andato troppo presto Jean-Claude Izzo, scrittore francese di origini salernitane, protagonista assoluto, se non inventore, del noir mediterraneo, filone letterario dal quale hanno attinto anche diversi giallisti italiani. Della sua breve comparsa sulla scena narrativa ci restano romanzi dal grande impatto emotivo come Il sole dei morenti e Marinai perduti , ma il nome di Izzo è legato soprattutto alla sua trilogia marsigliese: Casino totale, Chourmo e Solea, un trittico di libri mozzafiato il cui protagonista è Fabio Montale, poliziotto borderline per metà italiano per metà francese, nel quale Izzo ha traslato le proprie origini, sensibilità, passioni, nostalgie e gusti musicali. Nel terzo capitolo della trilogia, Montale ha lasciato la polizia e si è trasferito nella casa sul mare ereditata dai genitori, dove tra giri in barca e bevute di pastis come un lupo solitario si abbandona ai ricordi più dolorosi. E’ un uomo con lo sguardo sempre rivolto all’indietro, il Montale di Solea, inseguito, tormentato dai fantasmi del passato: l’infanzia, gli amici morti ammazzati, gli amori fuggiti via “Sempre in ritardo sulla morte. E sempre in ritardo sulla vita. Sull’amicizia. Sull’amore”.

Al bar di Hassan si discute del più e del meno, storie di immigrati, diversi per etnie, provenienze, ma uguali e uniti nell’approdo in quella terra speciale, struggente, maledetta, chiamata Marsiglia “Non avevamo niente da perdere, avendo già perso tutto”. Nel passato di Fabio c’è anche Babette, la giornalista free-lance che lo lasciò per seguire un avvocato italiano. Grandi amori che nella narrazione di Izzo fanno dei giri immensi e poi ritornano, nei ricordi o in carne ed ossa. Babette è di nuovo in Francia, sì, ma è braccata dalla mafia per via di un reportage scottante su intrecci illeciti tra imprese, malavita e politica. Non c’è pace per Montale che ora è costretto a mettersi sulle tracce della ex fidanzata e arrivare da lei prima che la trovi qualcun altro. La rabbia esplode, il prezzo da pagare è altissimo e a farne le spese saranno altre vittime innocenti. La Marsiglia di Izzo, le atmosfere del porto, i tramonti rosa sul mare, il degrado e l’umanità di certi quartieri, ricordano molto la Napoli di Elena Ferrante, Ermanno Rea e di Maurizio de Giovanni. Tutto si lega a certe latitudini: siamo figli dello stesso mare, della stessa cultura, è questo il messaggio che Izzo ci lascia con lo sturm und drang delle sue storie intrise di sangue e di poesia, indimenticabili.