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Una bella descrizione della Singapore attuale nell’ultimo romanzo di Sharlene Teo

Autore: Tiberio Crivellaro
Testata: Altro giornale Marche
Data: 18 luglio 2019

“Il cielo di Singapore” (E/O Edizioni), romanzo scritto lo scorso anno da Sharlene Teo, descrive la Singapore attuale con una piana e intensa scrittura: una metropoli cresciuta con spietata “velocità”, racconta di come il sud-est asiatico è cambiato nell’ultimo trentennio.

Un ritratto del vecchio confrontato col nuovo; di fondo, un’esplorazione dei rapporti tra le donne. I cambiamenti sociali, cinici e nostalgici, sono intervallati dalla narrazione di una storia d’amore realmente accaduta. “Cielo di Singapore” inizia a partire dal 2003 con tre protagoniste donne: Amisa, Circe e Szu. 17 anni dopo Circe attraversa una burrascosa separazione, mentre la “carriera” cinematografica di Amisa, nelle vesti di “Pontianac” ( donna-mostro della mitologia asiatica che sfrutta la propria bellezza per incantare gli uomini e poi ucciderli), si sta spezzando.

Per Circe, ancora legata a Szu, è un duro colpo. Le fa ricordare le amiche di un tempo. Ė corrosa dai sensi di colpa che la travolgono tra modernità estrema e leggenda. Ma anche lei, nella sua storia d’amore ha qualcosa che non va…sogni, dolori, e passioni si intersecano. E un verme…che si muove dentro. Passato, presente e futuro? La geniale stesura mi ha toccato. Giusto riconoscere l’ottima traduzione di Aurelia Di Meo.