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Fantagraphic. Ninfee nere: delitti a Giverny, all’ombra di Monet

Autore: Ferruccio Giromini
Testata: Art tribune
Data: 5 ottobre 2019
URL: https://www.artribune.com/editoria/fumetti/2019/10/ninfee-nere-michel-bussi/

Tre donne a Giverny: una ragazzina undicenne prodigiosamente portata per la pittura, una moglie trentaseienne piacente e sensuale e una solitaria vedova ultraottantenne depositaria di molti segreti. L’autore ce le presenta così: “La prima era egoista, la seconda era bugiarda, la terza era cattiva”, ed è questo lo squillo che dà il via alle tortuose danze di un racconto di delitti. Siamo nel celebre paesino della Normandia dove Claude Monet visse e lavorò tra il 1883 e il 1926, e che in seguito è diventato una meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti della pittura impressionista: “il paese il cui solo nome fa venir voglia a un’enormità di persone di attraversare il mondo soltanto per farci due passi”. Una benedizione e insieme una maledizione per i residenti di quel luogo fatalmente e tremendamente turistico, condannati a trovarsi intrappolati in una situazione anomala, fuori dal tempo.

Una volta a Giverny i pittori andavano a cercare la calma, la luce, l’ispirazione. E se ormai per il turismo culturale planetario i giardini di Monet sono diventati un tempio, una Mecca, una cattedrale, naturalmente c’è anche chi brontola per come la solatia campagna circostante sia diventata una scenografia da supermercato.

Tuttavia anche lì vive gente normale, anche lì c’è gente che muore, e talvolta non di morte naturale. Intorno ad alcuni crimini di difficile decifrazione, come nella miglior letteratura gialla, si dipana dunque con adeguata flemma la narrazione investigativa di questo libro, nato come romanzo scritto. L’autore, il cinquantenne normanno Michel Bussi, in Francia è un dominatore delle hit parade librarie; grazie a una decina di originali polar, oltralpe occupa saldamente il posto di secondo giallista più venduto. In particolare, con Ninfee nere, scritto nel 2011, ha vinto ben cinque importanti premi letterari.

Sono le romane Edizioni e/o, che hanno già tradotto con successo gran parte dei romanzi di Bussi, a licenziare ora anche una attraente versione disegnata del pluripremiato Ninfee nere. La riduzione è opera di una affiatata e rodata coppia di fumettisti francesi: lo sceneggiatore Fred Duval e il disegnatore Didier Cassegrain. Sullo svolgimento narrativo, trattandosi di un giallo, si fa opportuno non rivelare praticamente nulla. Basti dire che si tratta di un meticoloso gioco di incastri che si palesa appieno sul finale, comme il faut, regalando al lettore una dose abbondante di ammirata sorpresa. D’altronde il misurato andamento delle successive messe in pagina mantiene la diligente descrittività letteraria della pagina scritta, in certi gialli del tutto indispensabile.

Il disegno, dal canto suo, è molto pulito e funzionale, attento a piccole sfumature psicologiche e di tanto in tanto slargantesi in paesaggismi ariosi. In fondo l’argomento è anche Monet, che diamine.