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Tre donne del mistero in un noir dai bei colori

Autore: Luca Crovi
Testata: IL
Data: 25 ottobre 2019

«Un adattamento in immagini del mio romanzo Ninfee nere era considerato improponibile. La brillante sceneggiatura di Fred Duval e il tratto delicato di Didier Cassegrain dimostrano il contrario. Questa graphic novel è un sogno che diventa realtà». È la sintetica recensione con la quale lo scrittore francese Michel Bussi ha deciso di commentare un fumetto che per i suoi incredibili colori rimanda in pieno ai quadri di Claude Monet, al centro della storia noir raccontata. Ninfee nere non è una semplice storia disegnata, ma una vicenda reimmaginata con un uso oculato dei personaggi e un montaggio narrativo esemplare. Tutti coloro che appaiono in scena hanno un ruolo, come in una perfetta pièce teatrale, e a ognuno è dato il compito di aprire e chiudere la scena. Poco alla volta i lettori entrano nel paesino di Giverny, che ha un nome da giardino e che mostra una natura davvero malinconica. Dietro al paesaggio romantico, però, si nascondono vicende torbide e oscure. Incredibili segreti hanno per protagoniste tre donne: una cattiva, una bugiarda e una egoista. La prima si veste sempre di nero e vive in un mulino, un luogo apparentemente abbandonato e tetro; la seconda si trucca spesso per uscire con il suo innamorato e abita in una spoglia mansarda sopra la scuola; la terza vive apparentemente felice con la madre in una piccola casa, ama farsi le trecce per sentire l'ebrezza del vento che gliele alza. Si tratta di tre persone diverse per età, carattere e abbigliamento, che in qualche modo vorrebbero andarsene da quel borgo della Normandia, per certi versi idilliaco, ma per loro dannatamente scomodo. La vecchia gira con il suo cane Neptune (anche se scopriremo che ci sono stati altri pastori tedeschi prima di lui) e quando trova cadaveri nell'acqua finge di guardare dall'altra parte, forse perché si è comportata allo stesso modo assistendo in ospedale alla morte di suo marito. La maestra Stéphanie vorrebbe vivere in allegria le sue capacità di seduttrice e la piccola Fanette ama totalmente la pittura per i suoi colori e il suo spazio fantastico. Nessuna di loro è completamente felice. Ma sono vere o false le loro aspirazioni? E che cosa c'è di realmente accaduto o di immaginato nelle scene che Duval e Cassegrain incastrano fra loro? Sogno e realtà si inseguono. Riuscirà l'ispettore Serenac, che deve indagare sui vivi e i morti e sul mistero di alcune tele di Monet rubate o smarrite, a chiarire che cosa sia veramente successo? Ce la farà a comprendere chi sono le tre donne intorno alle quali gira l'enigma? Distinguere il vero dal falso non è mai facile.