Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Letteratura ungherese

Bruno Ventavoli

Bruno Ventavoli

Bruno Ventavoli è nato a Torino nel 1961. Dirige TuttoLibri, l’inserto settimanale della Stampa dedicato ai libri. Studioso di letteratura ungherese, ha tradotto tra gli altri Géza Ottlik, Magda Szabó, Antal Szerb, György Dragomán e László Krasznahorkai. Dopo aver pubblicato quattro gialli, questo è il suo quinto romanzo.

Tutti i libri di Bruno Ventavoli

Prossimi appuntamenti

Massimo Gramellini presenta al Premio Strega il romanzo Seimila gradi di separazione di Bruno Ventavoli.

Ultime recensioni

  • Il titolo gioca con la nota teoria sociologica dei "sei gradi di separazione", secondo la quale, dati due individui al mondo apparentemente diversi in tutto, è sempre possibile collegarli attraverso cinque sole persone. Teoria che, in qualche modo, avalla l'idea che nel mondo...
    — Corriere di Romagna, 9 febbraio 2022
  • Storie di umana miseria e qualche raro riscatto nell’italietta odierna, meglio se al Nord, inscenate con ironia sorniona da 24 personaggi, che si candidano a essere gli archetipi di oggi: il poliziotto nostrano che crede di essere al NYPD; il rappresentante di commercio imbruttito...
    — The Good Life, 19 settembre 2021
  • Una raffica di storie e personaggi - casalinghe sadomaso, boss di provincia, timidi commessi, gente estremamente normale e normalmente estrema - che si intrecciano e si allontanano in un mondo «in cui crediamo essere tutti connessi... ma siamo soli come cani».
    — Il Venerdì di Repubblica, 10 settembre 2021
  • (...) Ventavoli è un entomologo della vita quotidiana, un ricercatore di brutte abitudine, quelle che ormai hanno finito per appartenerci. I racconti sono fulmini a ciel sereno, rivelazioni alla Rino Gaetano, epifanie di chi siamo o avremmo potuto essere. (...) Tutti...
    — Libero, 7 giugno 2021
  • Comporre una recensione su un libro scritto da Bruno Ventavoli – responsabile dell’inserto TuttoLibri de LaStampa – è come avvicinarsi a Lukaku davanti al dischetto del rigore e spiegargli come si deve calciare il pallone. Quindi ci approssimiamo a Seimila gradi di separazione...
    — Il Fatto Quotidiano, 7 giugno 2021
  • (...) Di storie e personaggi brulica il giocoso romanzo di Bruno Ventavoli, Seimila gradi di separazione (Edizioni E/O). Nessuna autofiction, come dichiara orgogliosamente la bandella. Solo invenzioni che trasportano il lettore tra coppie sado-maso, rave party, anarchici...
    — Il Venerdì di Repubblica, 4 giugno 2021
  • — La Bottega del Giallo, 2 giugno 2021
  • (...) Oggi una mostruosità minimalista e digitalizzata è spalmata sulle società umane come un velo untuoso che tende a omogeneizzare tutti in un degrado senza fine, che non è nemmeno meritevole di una vera apocalisse. Questo sembra dire Bruno Ventavoli in un romanzo che prova...
    — Sole 24 Ore, 30 maggio 2021
  • (...) Un romanzo di intrecci, fatto di tante storie collegate le une alle altre a volte da dettagli minimi, e scritto da una mano finissima, che maneggia parole e personaggi come un vento implacabile e allegro. E’ ambientato in una città immaginaria, ma dentro ci si riconosce...
    — Il Foglio Quotidiano, 26 maggio 2021
  • Nel piccolo villaggio globale in cui crediamo di essere tutti connessi siamo in realtà separatissimi. Seimila gradi di separazione è totalmente privo di autobiografismo. L’Io dell’autore non si trova nemmeno a cercarlo con il lanternino. Contiene invece tracce di...
    — Rai Radio 3, 24 maggio 2021
  • Dal minuto 22.30
    — TGR Petrarca, 24 maggio 2021
  • [...] “Diverso da tutti gli altri romanzi, diversi da ogni categoria i personaggi anche se tutti tremendamente rappresentativi di una società complessa e complicatasi con il deflagrare della tecnologia, la frammentazione dei rapporti umani, la disperazione sottile e...
    — Gazzetta di Mantova, 21 maggio 2021
  • “Un romanzo corale che ricorda un po’ le commedie all’italiana, quelle a episodi, con moltissimi personaggi che si ritrovano a vivere situazioni surreali e vicende rocambolesche.”
    — Mi-Tomorrow, 21 maggio 2021

Letteratura ungherese