12 maggio 1994. È strano ritrovarsi dentro questa macchina, venti anni dopo, con una foto sbiadita fra le mani – aspettando di uccidere il mio ex allenatore di calcio, Mario Malatrasi.
L’autore di Bussola, premio Goncourt nel 2015, ci offre un nuovo, struggente romanzo dove amore, letteratura, viaggio e amicizia si mescolano in una Russia che seduce e spaventa.
12 maggio 1994. È strano ritrovarsi dentro questa macchina, venti anni dopo, con una foto sbiadita fra le mani – aspettando di uccidere il mio ex allenatore di calcio, Mario Malatrasi.
L’autore di Bussola, premio Goncourt nel 2015, ci offre un nuovo, struggente romanzo dove amore, letteratura, viaggio e amicizia si mescolano in una Russia che seduce e spaventa.