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L'ironia può aiutare a sopravvivere in un Gulag

Autore: Tiberio Crivellaro
Testata: La Sicilia
Data: 30 gennaio 2019

Curioso il libro “La santa tenebra” (E/O Edizioni) di Levan Berdzenisvili, nato in Giorgia. Lo strano titolo lo capirete leggendo date le sue peculiarità. Pare sia, date le sue caratteristiche, l’unico libro sui Gulag sovietici.

La novità è che nonostante la durezza di tali campi vi siano immagini dove non era possibile non ridere. Il romanzo si basa sulla forza dell’ironia e sull’umorismo nonostante una certa drammaticità. Il romanzo si ispira al periodo in cui l’autore è stato rinchiuso in un Gulag.

“Sono stati gli anni migliori della mia vita”, racconta Levan, “sia per l’incredibile sarcasmo e verità mescolare insieme”. “Il KGB si è dato un bel daffare per riunire in un solo posto prigionieri eccezionali”.

C’è tuttavia da dire che negli anni tutto si è ammorbidito con la Perestrojka. Gli ufficiali responsabili si misero a organizzare corsi di lingue d’ogni genere e certe macchine per diliscare il pesce. nel frattempo si progettava anche sulla possibilità di ricostruire un comunismo “buono”,

Si discuteva anche di organizzare gare gastronomiche (nonostante le penurie alimentari). Tutte queste storie tragicomiche porteranno alla luce sia l’assurdità di un potere traballante, decadente, sia quella di un “regime” in via di forte degrado, (post morte di Stalin). Abbiamo, devo dire, un libro scorrevole e divertente da leggere sotto Natale.