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Letteratura dell'Iran

Parisa Reza

Parisa Reza

Parisa Reza è nata a Teheran nel 1965 in una famiglia di artisti e intellettuali. Si è trasferita in Francia all’età di diciassette anni. Con Giardini di consolazione, suo romanzo d’esordio, nel 2015 ha vinto il Premio Senghor per il miglior romanzo francofono.

Tutti i libri di Parisa Reza

Ultime recensioni

  • Iran. Un paese di cultura che ha sapore antico, di una bellezza essenziale, e che nella sua storia trascina il peso delle contraddizioni, in bilico tra orizzonti spalancati e confini troppo ristretti, tradizione e progresso, democrazia e rivoluzioni. Parisa Reza, con il romanzo...
    — Il Foglio, 12 aprile 2023
  • (...) La letteratura sull’Iran è estremamente ricca, complice la pubblicazione di numerosi volumi nella diaspora. Tra questi, il romanzo Giardini di consolazione di Parisa Reza (traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca, edizioni e/o, pp. 254, €17). Nata a Teheran...
    — Corriere del Ticino, 10 luglio 2017
  • Giardini di consolazione (Edizioni e/o) racconta l'Iran modernizzato sotto lo Scià ma anche i tre anni di democrazia del governo Mossadeq, caduto per un colpo di stato anglo-americano. A cui seguì il buio integralista. La scrittrice Parisa Reza in questo affascinante romanzo...
    — Left, 20 giugno 2017
  • Metamorfosi di una nazione: Iran In quel momento l’Iran è democratico, comunista, socialista, totalitario, religioso, laico, fondamentalista e anche filobritannico, filoamericano, filosovietico, innamorato di Hollywood, occidentalizzato e fedele alle proprie tradizioni...
    — Fahrenheit 451 Piacenza, 8 maggio 2017
  • In quel momento l’Iran è democratico, comunista, socialista, totalitario, religioso, laico, fondamentalista e anche filobritannico, filoamericano, filosovietico, innamorato di Hollywood, occidentalizzato e fedele alle proprie tradizioni [...] In quel tumulto di ideologie e...
    — Guida galattica per lettori, 1 maggio 2017
  • Parisa Reza, iraniana naturalizzata francese, torna alle sue origini con un romanzo coinvolgente ed appassionante, capace di togliere il “velo di Maya” (non solo lo chador) e mostrare il mondo per quello che è. Complesso e semplice allo stesso tempo.
    — Mangialibri, 22 aprile 2017
  • Parisa Reza racconta la trasformazione dell'Iran tra gli anni '20 e '50 del secolo scorso, affrontato soprattutto grazie alla forza dell'amore che lega i protagonisti Talla e Sardar.
    — Arabpress, 23 marzo 2017
  • È un romanzo su un Iran totalmente diverso da quello a cui siamo abituati leggendone sulle prime pagine dei giornali. Uno sguardo a un periodo quasi dimenticato: gli anni dal 1920 fino al 1953, segnati prima dalla conquista del potere di Reza Khan Pahlavi, autoproclamatosi Scià...
    — F, 22 febbraio 2017
  • Fotografare un trentennio difficile e carico di speranze come quello attraversato dall’Iran tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento non è semplice. Con il suo romanzo d’esordio, Parisa Reza, scrittrice iraniana trapiantata a Parigi, sembra riuscire nell’impresa.
    — Il Manifesto, 10 febbraio 2017
  • Il colpo di stato che nell'agosto del 1953 depose Mohammad Mossadeq, primo ministro dell'Iran durante il regno di Mohammad Reza Pahlavi, perpetrato con il sostegno di Gran Bretagna e Stati Uniti per scongiurare una deriva sovietica del paese, è un evento la cui eco si propaga...
    — Il Piave, 6 febbraio 2017
  • «Mandano signori in Europa per riportare il meglio, perché vogliono avere qui tutto ciò che c'è di maglio: la costituzione, la laicità, la libertà di espressione, i diritti civili... Tranne che queste cose non si possono imporre né comprare, sono cose che si imparano e...
    — L'officina del libro, 30 gennaio 2017
  • "Ragazzo mio, tu non sei più malato di me. La tua malattia non è del corpo, è della mente", ti avverte Parisa Reza (e/o). Prima di romperti il collo o di finire al Cps obtorto collo, fuggi nei Giardini di consolazione: magra consolazione, invero, ma meglio di niente.
    — Il Fatto Quotidiano, 23 gennaio 2017
  • Parisa Reza è una scrittrice iraniana, trapiantata a Parigi giovanissima per studiare, città nella quale è rimasta, dove ha scritto in francese “Giardini di consolazione”, un romanzo ambientato nel suo Paese, tra gli anni Venti del secolo scorso ed il 1953, anno in cui...
    — SoloLibri, 23 gennaio 2017
  • 1299 del calendario persiano. Gli anni venti del secolo scorso per noi. Talla, dodici anni, sta andando a dorso d’asino dal suo villaggio natale, Qamsar, verso Teheran. Per l’occidente Talla è una bambina, in Iran è già sposa- Sardar l’ha sposata quando lei aveva nove...
    — Leggere a lume di candela, 21 gennaio 2017
  • Giardini di Consolazione è la storia di una famiglia iraniana attraverso il trentennio più appassionante e indimenticabile della storia dell’Iran. Il libro ci catapulta negli anni tra il 1920 e il 1953. Il paese, una realtà ancora tradizionalista e feudale nelle aree...
    — Arab Press, 19 gennaio 2017
  • Vincitore del Prix Senghor 2015 (dedicato agli scrittori esordienti francofoni), Giardini di consolazione della 51enne Parisa Reza, pubblicato in Francia da Gallimard, ha il merito di illuminare una parte di storia iraniana poco frequentata dalla letteratura. Quella per intenderci...
    — D - La Repubblica, 14 gennaio 2017
  • Attraverso la coinvolgente storia d'amore di Talla e Sardar, l'autrice narra una pagina meno nota della storia dell'Iran: il trentennio 1920-50, quando l'irruzione degli ideali di modernità e democrazia nella società iraniana permise a tutti di sognare un futuro migliore.
    — Il Venerdì, 13 gennaio 2017

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