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Autori italiani

Maurizio Fiorino

Maurizio Fiorino

Maurizio Fiorino è nato a Crotone nel 1984. Dopo un’infanzia turbolenta in Calabria si è trasferito prima a Bologna per frequentare il DAMS, poi a New York dove ha studiato storytelling all’International Center of Photography. Ha esposto in diverse gallerie e frequentato gli ambienti artistici newyorkesi per quasi un de­cennio. Nel 2014 ha esordito con il romanzo Amodio, seguito da Fondo Gesù due anni dopo. Con le Edizioni E/O ha poi pubblicato Ora che sono Nato e Macello. I suoi articoli sono apparsi su The Guardian, La Lettura, L’Espresso, Il Venerdì e Il Foglio. Attualmente collabora con le pagine culturali de La Repubblica, Robinson e D.

Tutti i libri di Maurizio Fiorino

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dal 9 al 13 maggio
I nostri eventi al Salone Internazionale del Libro di Torino 2019.

Ultime recensioni

  • Il racconto autobiografico e romanzato degli anni di New York, il fallimento della fotografia, le feste, le droghe, l’esplorazione sessuale: Maurizio Fiorino racconta Autoritratto newyorkese (...) In Autoritratto newyorkese, i protagonisti non hanno un passato e non...
    — Lampoon, 6 dicembre 2023
  • Poiché la storia è quella di un ragazzo che va a New York a studiare fotografia, e racconta molto di questo mondo, il libro mantiene ciò che il titolo promette: è un autoritratto. È un sé che deve strutturarsi e conoscersi, e che per farlo, ovviamente, deve passare per...
    — Grazia, 19 ottobre 2023
  • «Ci sono libri che suonano come canzoni. Succede per Autoritratto newyorkese, ultimo romanzo di Maurizio Fiorino, capace di evocare la stessa malinconia tossica, sabbiosa e fatale di certe canzoni dei Velvet Underground, Candy Says, Sunday Morning o I'm Waiting for the Man.
    — La Repubblica, 13 ottobre 2023
  • «Fiorino con una scrittura coraggiosa e graffiante descrive senza sconti realtà squallide e pericolose che fanno da contorno a quello che, nel bene e nel male, è comunque un rapporto d'amore. Ma anche una storia di formazione sui generis, il ragazzo italiano (voce narrante)
    — Corriere della Sera - La Lettura, 8 ottobre 2023
  • 0:00 Ascolta l'articolo L’ultima parola del romanzo di Maurizio Fiorino, Autoritratto newyorkese, è «amuleto», un lemma che Treccani definisce così: «Piccolo oggetto che si porta indosso a protezione contro insidie». Eppure i protagonisti di questo romanzo non hanno,...
    — Gay.it, 7 settembre 2023
  • «Ci si emoziona, quasi ci si commuove a ritrovare un romanzo newyorkese così janowitziano, pieno di luoghi chiamati per nome, di esistenze randagie vissute nella fretta, sconquassate dalla distrazione, dalla confusione, da incidenti paradossali e da piaceri di brevissima durata,...
    — La Stampa - Tuttolibri, 2 settembre 2023
  • New York, 2008. Il ventitreenne protagonista del romanzo è uno dei tanti che ha lasciato il proprio Paese, l'Italia, per andare all'estero a fare esperienza e a studiare, nel suo caso, fotografia. Per sbarcare il lunario, fa il go-go boy nei locali notturni di Alphabet City...
    — Rai Radio 3, 1 settembre 2023
  • Quando sei a New York, come me in questi giorni, finisci a leggere cose sulla città, con il risultato di moltiplicare i modi in cui questa metropoli narcisista riesce a echeggiare ovunque. È il posto in cui un italiano di 23 anni decide di trasferirsi per studiare fotografia...
    — Internazionale, 1 settembre 2023
  • (...) Non c’è niente di lubrico, di pruriginoso, in Autoritratto newyorkese, c’è anzi il coraggio di mostrare una realtà spesso sgradevole, di descrivere in termini asciutti, quasi asettici, le scelte di vita, o meglio di sopravvivenza, dei personaggi. Anche il linguaggio...
    — Critica Letteraria, 30 agosto 2023
  • «È il 2008 e un 23enne italiano è arrivato da poco nella città-delle-opportunità, per studiare fotografia. E proprio quella macchina fotografica che lo accompagna lungo tutta la storia è la sola ancora di salvezza, non tanto per lui ma per chi legge. Perché è come se...
    — D - Repubblica, 27 agosto 2023
  • Con lucidità spiazzante, ci mostra gli abissi emotivi che ognuno di noi si porta dentro e che, come la lama di un coltello, si insidiano intorno alla stessa ferita
    — La Voce di New York, 22 marzo 2022
  • Esiste una mercede accettabile per un'esistenza fatta quasi soltanto di solitudine, brutture e umiliazioni? Biagio, il giovane protagonista del nuovo romanzo del crotonese Maurizio Fiorino, è rimasto orfano della madre così presto da non poterne nemmeno ricordare il volto ed...
    — Rockerilla, 3 dicembre 2021
  • (...) Tutto il dolore del Sud sembra concentrarsi nei corpi e nei volti deturpati che abitano Macello, il nuovo romanzo di Maurizio Fiorino, fuggito da Crotone ancora ragazzo per andare a studiare a Bologna e poi a New York. Diventato un fotografo di talento (sulle pagine di...
    — Corriere della Sera - Style Magazine, 24 novembre 2021
  • (...) Cresciuto da solo, indossando sin da piccolo una perenne sensazione di inadeguatezza, Biagio è il protagonista del nuovo romanzo di Maurizio Fiorino di un Macello esistenziale. Un macello vero e proprio, dove fluttuano, sospese, incomprensioni livide, ma soprattutto...
    — Il Foglio, 27 ottobre 2021
  • “Macello” di Maurizio Fiorino è un racconto di disamore, in un sud dove disagio e inadeguatezza hanno sempre il sopravvento sulla bellezza. Il protagonista Biagio, che sarà prima ragazzo e poi uomo, fa i conti con ombre visibili e invisibili, studi interrotti, matrimonio...
    — Lucialibri, 29 settembre 2021
  • Una storia che sembra non avere salvezza, quella raccontata da Maurizio Fiorino in “Macello”. Protagonista Biagio, figlio del macellaio di un piccolo centro del sud, capace di profondi tuffi vitali e di inaudite mancanze di sensibilità. Forse la sola via percorribile è...
    — Lucialibri, 27 settembre 2021
  • (...) Un romanzo doloroso, pagine che scorrono veloci ma che lasciano il margine a numerose riflessioni che sfociano un finale che si sarebbe voluto diverso per quel ragazzo che vede solo bruttezza attorno a sé. “Ho sempre pensato che mio padre avesse un’altra vita,...
    — Oubliette, 23 settembre 2021
  • Per parlare dell’ultimo romanzo di Maurizio Fiorino, Macello (Edizioni E/O, pp. 160, euro 15), forse è necessario sposare una prospettiva da fotoreporter, posto che l’autore crotonese, classe 1984, è anche un noto fotografo. La storia di formazione e deformazione del protagonista,...
    — Il Riformista, 22 settembre 2021
  • “Macello” è un romanzo breve, intenso, duro, diretto. Fiorino ci parla delle difficoltà di crescere, di credere nei nostri sogni, di capire chi siamo e come amarci. Ma scordatevi l’ironia del precedente lavoro. Bruttezza. Bruttura. Disordine. Sfacelo. Distruzione.
    — Ghigliottina, 16 settembre 2021
  • Si fa tanto dire che la bellezza salva ma il suo opposto, la bruttezza, cosa fa? La risposta in questo bel romanzo di Maurizio Fiorino: annienta. E visto che si è scritto «bel romanzo» e si fa menzione di un'annientante bruttezza è meglio essere espliciti: Macello è bilanciato,...
    — La Stampa - Tuttolibri, 4 settembre 2021

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